Per
il battesimo del figlio. 1
Nel
ricordo della propria cresima. 1
Per
la propria responsabilità ecclesiale. 1
Mettersi
alla presenza di Dio. 1
In
riparazioni alle bestemmie. 1
Preghiera
a Gesù crocifisso. 1
Preghiera
semplice di S. Francesco. 1
Consacrazione
al Cuore di Gesù. 1
Cantico
della Beata Vergine. 1
Preghiere
a Maria, Madre di Dio. 1
Preghiera
di P. de Grandmaison. 1
I
dieci comandamenti sono sintetizzati da Gesù nel comandamento della carità : 1
Precetti
generali della Chiesa. 1
Le
sette opere di misericordia corporali 1
Le
sette opere di misericordia spirituali 1
I
sei peccati contro lo Spirito Santo. 1
I
quattro peccati che gridano vendetta al cospetto di Dio. 1
Gesù pregava.
Il Vangelo dice che passava lunghe notti in colloquio con il Padre. Un giorno
confidò ai suoi discepoli: "Mio cibo è fare la volontà di Dio che mi ha
mandato" (Gv. 4,34).
La preghiera
del cristiano, come quella di Gesù, maestro e modello di preghiera, è prima di
tutto un "sì" al volere del Padre, un'offerta della propria vita e
della propria volontà al volere del Padre. Allo stesso tempo è preghiera di
lode e di ringraziamento e preghiera di domanda "nel Nome di Gesù".
Questo libro è
un piccolo aiuto per la preghiera. Esso vuole aiutare a congiungere la fede con
la vita, a esprimere i sentimenti di lode, di ringraziamento e di domanda nella
preghiera individuale o con la famiglia.
Ci sono due
momenti del giorno di per sé molto adatti alla preghiera: il mattino e la sera.
Al mattino
prendiamo coscienza del dono della vita e del mondo in cui abitiamo. Esprimiamo
la lode e la contemplazione di Dio, manifestiamo le nostre speranze e la
volontà di assumere le nostre responsabilità .
Alla sera
sentiamo il bisogno di fermarci, di rivedere la nostra vita, di ringraziare Dio
e di chiedere perdono. La sera è anche più facile pregare insieme alla famiglia
riunita.
Ci auguriamo
che "Preghiamo" contribuisca a scoprire il bene inestimabile della
preghiera.
Pregare
significa ascoltare Dio che ci parla.
Pregare
significa imparare ad ascoltare.
Pregare
significa scoprire Dio che ci ama.
Pregare è allo
stesso tempo: ascolto del Signore,
mettersi a sua
disposizione,
lode e
ringraziamento,
slancio
filiale, domanda fiduciosa.
Pregare
significa prendere coscienza dello Spirito Santo in noi.
Pregare
significa lasciarsi rinnovare da Dio.
Pregare
significa presentarsi a Dio
completamente
liberi, abbandonarsi a lui,
pronti a
ricevere ogni cosa da lui.
Pregare
significa entrare in relazione con il Dio vivente.
Pregare
significa tendere l'orecchio
e sforzarsi di
percepire il messaggio di Dio.
Pregare è
restare con la fede
e con l'amore
in presenza di Dio
per lasciarsi
lavorare da lui.
Pregare
significa impegnarsi totalmente.
Pregare
significa credere
che in fondo
alla strada c'è una luce,
perché Dio
prende per mano coloro che lo cercano.
"Niente
ti turbi, niente ti spaventi. Tutto passa, solo Dio non cambia. La pazienza
ottiene tutto. Chi ha Dio non manca di nulla: solo Dio basta! Il tuo desiderio
sia vedere Dio, il tuo timore, perderlo, il tuo dolore, non possederlo, la tua
gioia sia ciò che può portarti verso di lui e vivrai in una grande pace."
(S. Teresa D'Avila)
Preghiere di
ogni giorno
All'inizio di
un nuovo giorno tracciamo su di noi il segno della Croce.
Quando fai il
segno della Croce, fallo bene. Non così affrettato, rattrappito, tale che
nessuno capisce cosa debba significare. No, un segno della Croce giusto, cioè
lento, ampio, dalla fronte al petto, da una spalla all'altra. Senti come esso
ti abbraccia tutto, corpo e anima; ti raccoglie, ti consacra, ti santifica?
Perché è il segno della totalità ed è il segno della redenzione. Sulla croce
nostro Signore Gesù Cristo ci ha redenti tutti. Mediante la croce egli
santifica l'uomo nella sua totalità , fin nelle ultime fibre del suo essere.
Nel nome del
Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.
Gloria al
Padre e al Figlio e allo Spirito Santo. Come era nel principio, e ora e sempre
nei secoli dei secoli. Amen.
Ti adoro, mio
Dio, e ti amo con tutto il cuore. Ti ringrazio di avermi creato [creata], fatto
cristiano [fatta cristiana] e conservato [conservata] in questa notte. Ti offro
le azioni della giornata: fa' che siano tutte secondo la tua santa volontà per
la maggior tua gloria. Preservami dal peccato e da ogni male. La tua grazia sia
sempre con me e con tutti i miei cari. Amen.
Padre nostro,
che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta
la tua volontà , come in cielo così in terra. Dacci oggi il nostro pane
quotidiano, e rimetti a noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione, ma liberaci dal male. Amen.
Signore Gesù
Cristo, Figlio del Dio vivo, che per volontà del Padre e con l'opera dello
Spirito Santo morendo hai dato la vita al mondo, liberami da ogni colpa e da
ogni male, fa' che sia sempre fedele alla tua legge e non sia mai separato
[separata] da te. Amen.
Vieni, Santo
Spirito, manda a noi dal cielo un raggio della tua luce.
Vieni, Santo
Spirito, riempi il cuore dei tuoi fedeli e accendi in essi il fuoco del tuo
amore.
Ave, o Maria,
piena di grazia, il Signore è con te. Tu sei benedetta fra le donne e benedetto
è il frutto del tuo seno, Gesù. Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi
peccatori, adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Salve, Regina,
madre di misericordia, vita, dolcezza e speranza nostra, salve. A te
ricorriamo, esuli figli di Eva; a te sospiriamo, gementi e piangenti in questa
valle di lacrime. Orsù dunque, avvocata nostra, rivolgi a noi gli occhi tuoi
misericordiosi. E mostraci, dopo questo esilio, Gesù, il frutto benedetto del
tuo seno. O clemente, o pia, o dolce Vergine Maria.
Angelo di Dio,
che sei il mio custode, illumina, custodisci, reggi e governa me che ti fui
affidato [affidata] dalla pietà celeste. Amen.
L'eterno
riposo dono loro [donagli/donale], o Signore, e splenda ad essi [a lui/a lei]
la luce perpe-tua. Riposino [Riposi] in pace. Amen.
Simbolo detto
"degli Apostoli"
Io credo in
Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra; e in Gesù Cristo, suo
unico Figlio, nostro Signore, il quale fu concepito di Spirito Santo, nacque da
Maria Vergine, patì sotto Ponzio Pilato, fu crocifisso, morì e fu sepolto;
discese agli inferi; il terzo giorno risuscitò da morte; salì al cielo, siede
alla destra di Dio Padre onnipotente; di là verrà a giudicare i vivi e i
morti. Credo nello Spirito Santo, la
santa Chiesa cattolica, la comunione dei santi, la remissione dei peccati, la
risurrezione della carne, la vita eterna. Amen.
Atto di fede
Mio Dio,
perché sei verità infallibile, credo tutto quello che tu hai rivelato e la
santa Chiesa ci propone a credere. Credo in te, unico vero Dio in tre Persone
uguali e distinte, Padre, Figlio e Spirito Santo. Credo in Gesù Cristo, Figlio
di Dio incarnato, morto e risorto per noi, il quale darà a ciascuno, secondo i
meriti, il premio o la pena eterna. Conforme a questa fede voglio sempre
vivere. Signore, accresci la mia fede.
Atto di
speranza
Mio Dio, spero
dalla tua bontà , per le tue promesse e per i meriti di Gesù Cristo, nostro
Salvatore, la vita eterna e le grazie necessarie per meritarla con le buone
opere, che io debbo e voglio fare. Signore, che io possa goderti in eterno.
Atto di caritÃ
Mio Dio, ti
amo con tutto il cuore sopra ogni cosa, perché sei bene infinito e nostra
eterna felicità ; e per amor tuo amo il prossimo come me stesso e perdono le
offese ricevute. Signore, che io ti ami sempre più.
Offerta della
giornata
Cuore divino
di Gesù, io ti offro per mezzo del Cuore Immacolato di Maria, madre della
Chiesa, in unione al Sacrificio eucaristico, le preghiere e le azioni, le gioie
e le sofferenze di questo giorno: in riparazione dei peccati, per la salvezza
di tutti gli uomini, nella grazia dello Spirito Santo, a gloria del divin
Padre.
Nel nome del
Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.
La campana che
suona tre volte al giorno invita alla recita dell'Angelus o almeno dell'Ave, o
Maria.
L'Angelus
L'Angelo del
Signore portò l'annunzio a Maria.
- Ed ella
concepì per opera dello Spirito Santo.
Ave, o Maria…
Eccomi, sono
la serva del Signore.
- Si compia in
me la tua parola. Ave, o Maria…
E il Verbo si
fece carne.
- E venne ad
abitare in mezzo a noi. Ave, o Maria…
Prega per noi,
santa Madre di Dio.
- Perché siamo
resi degni delle promesse di Cristo.
Preghiamo.
Infondi nel nostro spirito la tua grazia, o Padre; tu, che nell'annunzio
dell'angelo ci hai rivelato l'incarnazione del tuo Figlio, per la sua passione
e la sua croce guidaci alla gloria della risurrezione. Per Cristo nostro
Signore. Amen.
Gloria al Padre…
Regina dei
cieli
(Durante il
tempo pasquale)
Regina dei
cieli, rallegrati, alleluia:
Cristo, che
hai portato nel grembo, alleluia,
è risorto,
come aveva promesso, alleluia.
Prega il
Signore per noi, alleluia.
Rallegrati,
Vergine Maria, alleluia.
Il Signore è
veramente risorto, alleluia.
Preghiamo. O
Dio, che nella gloriosa risurrezione del tuo Figlio hai ridato la gioia al
mondo intero, per intercessione di Maria Vergine concedi a noi di godere la
gioia della vita senza fine. Per Cristo nostro Signore. Amen.
Gloria al Padre…
Nel silenzio
della sera, Signore, pensiamo al tuo amore e ti esprimiamo la nostra fede
tracciando su di noi il segno del nostro Battesimo.
Ti adoro, mio
Dio, e ti amo con tutto il cuore. Ti ringrazio di avermi creato [creata], fatto
cristiano [fatta cristiana] e conservato [conservata] in questo giorno.
Perdonami il male oggi commesso, e se qualche bene ho compiuto, accettalo.
Custodiscimi nel riposo e liberami dai pericoli. La tua grazia sia sempre con
me e con tutti i miei cari. Amen.
Padre nostro…
ecc. (come al mattino).
Esame di
coscienza. Ricordiamo i momenti positivi della giornata, vicini a Cristo, per
lodarlo e ringraziarlo; i momenti negativi, i peccati commessi per chiedere
perdono.
Atto di dolore
Mio Dio, mi
pento e mi dolgo con tutto il cuore dei miei peccati, perché peccando ho
meritato i tuoi castighi e molto più perché ho offeso te, infinitamente buono e
degno di essere amato sopra ogni cosa. Propongo col tuo santo aiuto di non
offenderti mai più e di fuggire le occasioni prossime di peccato. Signore,
misericordia, perdonami.
Confesso a Dio
onnipotente e a voi, fratelli, che ho molto peccato in pensieri, parole, opere
e omissioni, (battendosi il petto) per mia colpa, mia colpa, mia grandissima
colpa. E supplico la beata sempre vergine Maria, gli angeli, i santi e voi,
fratelli, di pregare per me il Signore Dio nostro.
Pietà di me, o
Dio, secondo la tua misericordia; nella tua grande bontà cancella il mio
peccato.
O Dio, abbi
pietà di me peccatore [peccatrice].
Gesù,
Giuseppe, Maria, vi dono il cuore e l'anima mia. Gesù, Giuseppe, Maria,
assistetemi nell'ultima agonia. Gesù, Giuseppe, Maria, spiri in pace con voi
l'anima mia.
Nel nome del
Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.
La Chiesa è la
famiglia umana di Dio formata dai veri cristiani che, rinati alla vita divina
nel battesimo, credono nella parola di Gesù, partecipano ai suoi sacramenti e
ubbidiscono ai pastori da lui stabiliti.
La liturgia è
la celebrazione della Chiesa che rende attuale, mediante azioni simboliche, il
mistero pasquale: passione, morte, risurrezione e glorificazione di Gesù
Cristo, centro della storia della salvezza, in attesa della sua venuta finale.
Nei rapporti
umani segni e simboli occupano un posto importante: sorrisi, lacrime, abbracci,
baci, strette di mano sono gesti che rafforzano le parole, toccano il cuore,
plasmano la personalità , favoriscono l'incontro con l'altro. La stessa cosa
avviene nella relazione dell'uomo con Dio. L'esperienza religiosa, in tutti i
tempi e a tutte le latitudini, si serve del linguaggio simbolico, organizzato
in riti, per incontrare la divinità .
Celebrare è
quindi incontrare il Cristo morto e risorto, vivo, presente in mezzo a noi! E'
Cristo che celebra: è lui che battezza, riconcilia, consacra e benedice! Quindi
la liturgia è azione di Cristo, eterno sacerdote, che intimamente unito alla
Chiesa (suo corpo) santifica gli uomini e loda e ringrazia il Padre.
La Chiesa,
nella liturgia, scandisce i giorni dell'anno e le ore del giorno celebrando il
mistero di Cristo nei suoi vari momenti e aspetti attraverso i sette
sacramenti, l'anno liturgico, la liturgia delle ore, le benedizioni.
Nella
celebrazione liturgica nulla è lasciato al caso, ma tutti: celebrante, ministri
e popolo, secondo i rispettivi compiti, collaborano al suo completo e perfetto
svolgimento.
Chiesa: è il
luogo dell'incontro dell'assemblea con Dio e simbolo della comunità stessa (la
Chiesa sono tutti i battezzati), il vero tempio vivo di Dio riunito in
quell'edificio sacro.
Altare: è il
luogo del sacrificio della vittima; per il cristiano è croce e mensa per la
cena, simbolo di Cristo che è altare, vittima e sacerdote.
Sede: è il
luogo per il celebrante che presiede.
Ambone: è la
sede per la proclamazione della Parola di Dio.
Tabernacolo:
richiama la tenda dell'arca dell'alleanza anche nella sua forma attuale; vi si
conserva l'Eucarestia.
Fonte
battesimale: è di forma ottagonale o rotonda; indica il passaggio dal mondo
terrestre (simboleggiato dal quadrato) a quello celeste (simboleggiato dal
cerchio, segno di perfezione).
Acqua: è il
simbolo della vita, lava, rinnova e indica l'effusione dello Spirito Santo sui
battezzati (Gv.4,13 s.).
Pane: alimento
fondamentale per la vita è segno di ogni dono del Creatore, padrone della
pioggia e delle messi. Si mangia per vivere, ma in comunione festosa con i
fratelli. Nella Bibbia è anche simbolo del banchetto celeste e della presenza
di Dio in mezzo ai suoi.
Nell'Eucarestia
ci nutriamo di Cristo fonte di vita eterna. Il pane è spezzato per
condividerlo, perché nutrendoci di Cristo diventiamo sempre più Chiesa:
comunità di fratelli in Cristo.
Vino: per
Israele è segno di prosperità e di vita, dell'amore di Dio e del compimento
delle promesse messianiche alla fine dei tempi. Gesù inizia la sua missione
trasformando l'acqua in vino a Cana, indicando così l'inizio dei tempi nuovi.
Calice del
vino: è simbolo dell'amarezza della vita. Gesù nel Getzemani dice: "Padre,
se è possibile, allontana da me questo calice" (Lc. 22,42). Nella messa si
fa memoria di un dono luminoso che passa però attraverso la croce. Il vino è
segno del sangue sparso sulla croce, fondamento dell'alleanza eterna tra Dio e
l'umanità , che siamo chiamati a ravvivare nell'offerta quotidiana di noi
stessi, nelle opere di carità , nell'attesa della venuta ultima del Signore.
Sacro Crisma:
era usato nel Vecchio Testamento per consacrare sacerdoti, re e profeti; oggi è
usato nel battesimo cresima e ordine.
Candele, cero
pasquale: rimandano a Cristo luce.
Olio: è
simbolo di abbondanza e di gioia ed è usato per dare forza (agli atleti) e per
curare.
Sale: dÃ
sapore e protegge dalla corruzione. Si usava nel battesimo. Noi battezzati
abbiamo il sapore di Cristo e possiamo resistere alla corruzione del mondo.
Fuoco:
purifica, illumina, riscalda.
Incenso:
bruciato in onore di Dio, è effuso su tutti i simboli che rimandano a Gesù:
altare, celebrante, crocifisso, vangelo, pane e vino, assemblea, Eucarestia.
Canto e
musica: danno un tocco sublime di bellezza espressiva alla preghiera per
favorire la partecipazione unanime dell'assemblea, e la fusione dei cuori.
Sacre
immagini: risvegliano e nutrono la fede nel Mistero di Cristo.
Paramenti:
sono gli abiti indossati dal celebrante per la liturgia che lo differenziano da
tutti assimilandolo, anche esteriormente, a Cristo.
--- Camice:
largo vestito di colore bianco: ricorda la veste candida del battesimo.
--- Stola:
simbolo delle funzioni sacerdotali; Casula (o pianeta) a forma d'ampio
mantello. Assumono colore diverso nei vari tempi dell'anno liturgico.
‑---
Bianco: è il colore di Dio che è luce e splendore; si usa a Natale, Pasqua,
nelle feste del Signore, di Maria, dei santi.
‑---
Rosso: richiama il fuoco dello Spirito Santo, il fuoco dell'amore capace di
arrivare fino all'effusione del sangue. Si usa nella Domenica delle Palme, il
Venerdì Santo, a Pentecoste e nelle feste dei martiri.
‑---
Verde: è il colore della speranza e della crescita (in primavera la natura si
risveglia diventando verde). E' usato
nelle domeniche ordinarie.
‑---
Viola: è il colore dell'autunno (la natura che muore), della sofferenza e del
sacrificio. Si usa in Avvento, Quaresima e nelle messe dei defunti.
I gesti nella
liturgia
Ogni volta
che, convocati da Dio mediante il suono delle campane, entriamo nella sua casa
per una celebrazione, oltrepassiamo la soglia, consapevoli che Gesù è la
"porta" della salvezza.
Il segno di
Croce con l'acqua benedetta indica la nostra appartenenza a Cristo. L'acqua,
richiamandoci il Battesimo, esprime il desiderio di purificazione.
Genuflessione,
stare in ginocchio: è la posizione che ci fa riconoscere piccoli davanti a Dio
per esprimergli amore e adorazione.
In piedi: è
l'atteggiamento che indica la nuova realtà di risorti a vita nuova; i vivi
stanno in piedi, i morti a terra.
Seduti: è la
posizione del dialogo per meglio comunicare con Dio.
Mani giunte: è
gesto di sottomissione al Signore. Così nella storia i vassalli medievali
promettevano fedeltà ai feudatari.
Braccia
allargate ed elevate: è il gesto abituale della preghiera del celebrante che
richiama l'invocazione e la speranza di salvezza. E' il gesto che nasce
spontaneo per esprimere gioia, dolore, attesa, speranza. Al cristiano, inoltre, richiama Gesù crocifisso.
Mani distese:
gesto frequente di Gesù: è il gesto proprio dell'invocazione dello Spirito
Santo su persone o cose.
I sette
sacramenti sono azioni simboliche, con cui il Signore Gesù ci viene incontro e
ci comunica la grazia dello Spirito Santo secondo varie modalità ,
corrispondenti a diverse situazioni dell'esistenza. Se ricevuti degnamente
uniscono in maniera vitale a Cristo, facendoci partecipi della sua Pasqua.
Il battesimo,
la cresima e l'eucarestia sono i sacramenti dell'iniziazione cristiana, che
danno rispettivamente inizio, incremento e continuo nutrimento alla vita nuova
del discepolo di Cristo.
Il battesimo,
immersione nell'acqua, conferito nel nome del Padre e del Figlio e dello
Spirito Santo, rimette il peccato originale e tutti i peccati personali; fa
rinascere come figli di Dio, uniti a Cristo e animati dallo Spirito; consacra
con un sigillo spirituale indelebile; incorpora alla Chiesa e rende partecipi
della sua missione.
Divino
Salvatore, tu hai detto:
"Se uno
non rinascerà nell'acqua e nello
Spirito Santo
non entrerà nel Regno di Dio".
Tu hai fatto
rinascere nell'acqua
e nello
Spirito Santo questo nostro bambino.
Lo hai
liberato dal peccato originale,
lo hai santificato
rendendolo membro
della Chiesa e
figlio di Dio:
tu gli hai
messo nel cuore un anticipo del Paradiso.
Ti
ringraziamo, e con la tua grazia
intendiamo
custodirlo sempre così,
ed educarlo
perché coraggiosamente creda
e obbedisca ai
tuoi comandamenti.
Per questo noi
segniamo il nostro bambino
con il segno
della croce,
nel nome del
Padre e del Figlio
e dello
Spirito Santo. Amen.
Per
l'anniversario del battesimo
O Signore,
quando fui
battezzato
ero un bambino
inconsapevole.
Ora però so la
grandezza del dono
che mi hai
fatto:
mi hai
innestato in Cristo, tuo Figlio
immergendomi
nella sua morte e risurrezione,
e sono rinato
tuo figlio.
Mi hai
inserito nella tua Chiesa,
comunità di
salvezza,
come membro
attivo e responsabile,
mi hai dato un
futuro e una speranza
nella fede e
nell'amore.
Grazie,
Signore!
La
confermazione perfeziona il battesimo mediante l'effusione pentecostale dello
Spirito: consolida l'appartenenza a Cristo e alla Chiesa; comunica in abbondanza
i doni dello Spirito Santo, per accompagnare il cammino verso la maturitÃ
cristiana e per sostenere la testimonianza delle parole e delle opere.
O Dio, tu mi
hai consacrato a te
con il dono
dello Spirito Santo.
Fa' che,
nutrito di Cristo, pane vivo,
viva
nell'amore la pienezza della legge,
testimoni al
mondo
la regale
libertà dei tuoi figli
ed esprima con
la santità della vita
il carisma
profetico del tuo popolo.
Custodiscimi
nelle prove della vita,
perché, con la
luce della fede
e con la forza
della carità ,
contribuisca a
costruire
e allietare la
tua Chiesa.
Per Cristo
nostro Signore. Amen.
O Signore,
nel battesimo
e nella cresima
hai fatto di
me
un membro
attivo e responsabile
nella comunitÃ
cristiana.
Aiutami, ti
prego,
a giudicare
tutto e ad agire
secondo il
pensiero di Cristo,
in modo che la
fede
sia l'anima di
tutta la mia vita.
Sostienimi con
la forza del tuo Spirito
perché senta
forte l'esigenza
di collaborare
alla crescita del tuo Regno,
e a
partecipare attivamente alla vita della Chiesa.
Dio
onnipotente,
Padre del
Signore nostro Gesù Cristo,
tu hai
rigenerato nostro figlio
dall'acqua e
dallo Spirito Santo,
liberandolo
dal peccato,
e hai infuso
in lui il tuo Spirito Paraclito:
spirito di
sapienza e di intelletto,
spirito di
consiglio e di fortezza,
spirito di
scienza e di pietà ,
spirito del
tuo santo timore.
Noi genitori
ci siamo fatti garanti
della fede di
nostro figlio cresimato:
fa' che,
coerenti con il nostro impegno,
lo aiutiamo
con le parole e con l'esempio
a seguire la
via di Cristo.
Custodiscilo
con il tuo amore paterno
e confermalo
nella professione della vera fede.
Concedi che
tutti insieme diamo
aperta
testimonianza al Cristo crocifisso e risorto
e adempiamo
con amore i suoi insegnamenti.
Per Cristo
nostro Signore. Amen.
All'origine
dell'Eucarestia c'è l'Ultima Cena di Gesù con i discepoli e il suo comando:
"Fate questo in memoria di me" (Lc 22,19; I Cor 11,24).
Questo
sacramento è definito anche Santa e divina liturgia perché tutta la liturgia
della Chiesa trova in esso il suo centro, essendovi attualizzato il mistero
pasquale della salvezza; più comunemente S. Messa perché si conclude con
l'invio ("missio" in latino) dei fedeli nel mondo per compiervi la
volontà di Dio.
La liturgia
eucaristica quindi è partecipazione attiva, presenza viva del Figlio di Dio in
quel momento assieme a noi e in quel pane e in quel vino.
Quattro sono i
momenti fondamentali della celebrazione eucaristica:
1) Riti d'ingresso.
2) Liturgia della Parola.
3) Liturgia eucaristica.
4) Riti di congedo.
1) Riti
d'ingresso
L'assemblea si
raccoglie, prende forma e si unisce con il canto alla processione iniziale del
sacerdote che rappresenta il popolo di Dio in cammino verso Cristo. Il
celebrante, giunto all'altare, simbolo di Cristo, lo bacia in segno di
venerazione.
Segno di Croce
nel Nome della Trinità santa e indivisa: è memoria e professione di fede
battesimale di tutta l'assemblea. L'Amen dell'assemblea che lo sigilla è la
conferma e l'accettazione da parte di tutto il popolo credente e vuol dire:
"Sì! Credo che Cristo è tra noi. Ne sono certo!"
Il saluto del
celebrante esprime la presenza della grazia: la comunione in Dio con i
fratelli. La parola di saluto è accompagnata dal gesto delle mani e delle
braccia che si allargano e si richiudono: segno d'accoglienza, di saluto, di
pace offerta. E' inoltre annuncio del Signore presente.
Confesso: è
l'invito a riflettere sulla propria vita e a chiedere perdono a Dio dei peccati
commessi verificando se per caso non ci siano colpe mortali che impediscono,
senza aver celebrato prima il sacramento della Riconciliazione, di accedere
alla S. Comunione.
Gloria:
riscoperta la bontà e la misericordia del Signore, possiamo cantare con gioia
l'inno iniziato dagli angeli la notte santa di Natale, che esprime adorazione,
gioia, ringraziamento.
Preghiamo: il
celebrante alza e allarga le braccia nel gesto universale dell'orante. Nella
pausa di silenzio ogni fedele rivolge a Dio mente e cuore formulando le sue
richieste. Poi il celebrante raccoglie ‑ da cui il nome colletta
(raccolta) dato all'orazione ‑ i pensieri e i desideri di tutti.
2) Liturgia
della Parola
Letture
bibliche: Dio, tramite la voce del lettore, istruisce il suo popolo con la sua
Parola. Le esortazioni finali "Parola di Dio" indicano che Dio stesso
ha parlato ai suoi. Per ascoltare la Parola bisogna creare il silenzio
interiore.
Salmo: quando
qualcuno ci parla è normale rispondergli. Se non lo facciamo manchiamo di
cortesia. Dopo aver ascoltato la lettura tratta dall'Antico Testamento,
l'assemblea risponde con gioia pregando e lodando con il Salmo. I Salmi sono le
preghiere che Dio ci ha consegnato attraverso gli scrittori da lui ispirati,
affinché noi le utilizzassimo per pregarlo nella maniera più degna. E'
rispondere a Dio con la sua stessa Parola eterna, incorruttibile, posta sulle
nostre labbra. Sarebbe una grande presunzione volerla sostituire con parole
nostre che si disgregano col tempo.
Vangelo: è
Cristo risorto che adesso parla al suo popolo. Il libro stesso e gli onori resi
al testo del Vangelo (processione, incenso, ceri, bacio) indicano venerazione a
realtà divine.
Nella Parola
di Dio si annuncia la divina alleanza, nuova ed eterna, che è riproposta
nell'Eucarestia. Il Vangelo si ascolta in piedi ed è letto dal sacerdote perché
è Gesù stesso che, rappresentato dal sacerdote, parla. Ci si segna sulla
fronte, sulle labbra e sul cuore per esprimere il desiderio che la Parola
pianti solide radici nell'intelligenza e nel cuore e le nostre labbra la
proclamino; che sia custodita nella memoria, per parlare e amare come Gesù.
Omelia: è la
proclamazione, fatta con calore interiore, della Parola. Il silenzio che segue
dà modo alla Parola proclamata di penetrare in profondità ed acquistare
efficacia.
Simbolo della
fede: è la risposta corretta alla Parola ascoltata e segno di riconoscimento
tra i credenti nell'unico Signore e Salvatore. Simbolo (dal greco
"sunballo") è mettere insieme due pezzi combacianti di un unico
coccio, segno di riconoscimento tra contraenti di un patto.
Preghiera dei
fedeli: è la risposta del popolo cristiano al Signore che ha parlato e in cui
abbiamo detto di credere. Chiamata anche "Preghiera universale" è una
supplica per le necessità di tutto il mondo. Il popolo sacerdotale intercede
per l'umanità intera, per implorare su di essa la benevolenza divina.
3) Liturgia
eucaristica
L'Eucarestia è
composta di tre momenti: la preparazione dei doni, la preghiera eucaristica, i
riti di comunione.
a)
Preparazione dei doni
Il pane e il
vino che offriamo significano tutta la nostra vita (lavoro, pene, gioie,
desiderio d'amare Dio e i fratelli) offerta in sacrificio al Signore. Così come
il nostro obolo in denaro, o elemosina, è la partecipazione concreta ai bisogni
della comunità parrocchiale e dei poveri. Infatti, non si può dire seriamente a
Dio di amarlo, senza mostrare concretamente amore ai fratelli bisognosi.
Nell'offerta dei doni affermiamo che tutto ciò che abbiamo è dono gratuito di
Dio.
Alcune gocce
d'acqua nel vino sono segno della nostra unione con Cristo che ha voluto
assumere la nostra natura umana. Il Signore Gesù nella Comunione ci trasformerÃ
in lui, senza però annullare la nostra specificità personale.
Il pane e il
vino sono offerti e innalzati verso Dio dal celebrante. Nella consacrazione, lo
Spirito Santo, invocato su questi doni, li trasformerà nel Cristo stesso.
Lavanda delle
mani: gesto di purificazione del sacerdote che esprime il desiderio d'essere
meno indegno di celebrare l'Eucaristia.
b) Preghiera
eucaristica
E' la
preghiera di lode, di ringraziamento e di benedizione rivolta a Dio Padre.
Prefazio: il
sacerdote invita il popolo ad innalzare il cuore verso il Signore associandolo
a sé nella solenne preghiera che egli fa a nome di tutta la comunità , sempre
con le braccia allargate.
Santo: è il
popolo di Dio radunato che dà a lui gloria unendosi al coro degli angeli e dei
santi; anticipazione gioiosa della liturgia celeste.
Invocazione
allo Spirito: perché realizzi quello che Gesù ha fatto il Giovedì Santo. Il
celebrante stende le mani sulle offerte. Lo Spirito Santo trasformerÃ
sostanzialmente il pane e il vino.
Prendete... :
è il momento culminante della messa. La Pasqua, centro di tutta la storia della
salvezza, è resa attuale nel rito. Mediante i gesti e le parole del celebrante,
Gesù stesso ripete quello che ha fatto nell'Ultima Cena. Il pane e il vino
offerti diventano realmente il Corpo e il Sangue del Cristo stesso morto e
risorto. Chi può si inginocchia in adorazione.
Mistero della
fede..: l'intera storia dell'umanità , una grande e lunga storia, è condensata
in poche parole. Protagonista fondamentale: Cristo morto, risorto, presente,
che verrà nella gloria alla fine dei tempi.
Invocazione
allo Spirito Santo perché la presenza del Risorto produca in noi i frutti di un
amore che riunisce in unità la Chiesa, facendoci diventare tutti offerta
gradita al Padre.
Per Cristo… :
la preghiera eucaristica sfocia in una stupenda glorificazione del Padre per
mezzo di Cristo, l'unico mediatore tra Dio e l'umanità , cui l'assemblea
risponde "Amen". E' la solenne adesione di fede al Signore che
dovrebbe essere gridato come gli urrà dei tifosi nello stadio. Tutto viene dal
Padre attraverso Cristo e tutto è destinato a ritornare a lui per la medesima
via.
c) Riti di comunione
Padre nostro:
l'assemblea si rivolge al Padre con gli stessi sentimenti di Cristo. Sono sette
le richieste espresse, legate soprattutto alla necessità del cibo spirituale
della Parola e dell'Eucaristia, che sostengono la nostra fedeltà nel rapporto
con Dio.
Liberaci..: è
un'amplificazione della richiesta di liberazione da ogni male espressa nel
Padre nostro.
Pace: Gesù
risorto, la sera di Pasqua, offre la pace agli apostoli come primo dono. Ora si
prega Gesù che conduca la Chiesa all'unità perfetta e ci si scambia il gesto
dell'accoglienza reciproca e della comunione nell'unità d'amore col Signore.
Questo gesto è
segno del nostro proposito di dimenticare qualsiasi rancore. Il gesto può
essere considerato conclusione dell'atto penitenziale e risposta alla preghiera
del Padre Nostro.
Frazione del
pane: Il sacerdote spezza, come Gesù, il pane per darlo ai fedeli.
Agnello di
Dio: consapevoli della propria inadeguatezza e indegnità a comunicarsi del
Signore, si chiede ancora perdono con l'invocazione ripetuta tre volte.
Ecco
l'Agnello… : il sacerdote presenta l'Eucarestia, ricordando che solo il Signore
toglie i peccati del mondo perché li ha presi su di sé inchiodandoli sulla
croce. Per accedere all'Eucarestia bisogna essere in grazia di Dio (confessati
quindi di recente), essere digiuni da almeno un'ora e consapevoli di chi si va
a ricevere. Può essere accolta sulla mano, con il palmo cavo, dicendo
"Amen" e inchinando il capo in segno di rispetto, e assumendola con
devozione davanti al sacerdote Infatti i doni si ricevono, non si prendono.
Silenzio: dopo
la comunione si lascia uno spazio di tempo in silenzio affinché in preghiera si
possa assimilare, con riconoscenza, il dono ricevuto.
Orazione
finale: Il sacerdote raccoglie le suppliche e il ringraziamento dei fedeli e
chiede che nella vita maturino i frutti del mistero celebrato.
4) Riti di
congedo
Saluto: come
all'inizio il celebrante richiama la presenza del Signore, dono ricevuto, che
ora i fedeli porteranno nel mondo.
Benedizione:
nel nome e con la benedizione della SS. Trinità siamo inviati a donare a tutti
l'amore di Dio.
La messa è
finita… : in realtà continua mediante le opere di carità negli ambienti in cui
viviamo. La testimonianza della vita è strettamente collegata all'Eucarestia
perché non diamo qualcosa di nostro ma comunichiamo il dono ricevuto: Cristo
morto e risorto.
Adorazione
Nelle chiese
si conserva l'Eucarestia per portarla agli ammalati e per l'adorazione dei
fedeli. L'adorazione è l'atteggiamento umile, di silenzio e di ascolto della
creatura di fronte alla grandezza infinita di Dio, creatore e signore
dell'universo. Trattenendosi presso il Signore, presente realmente e
sostanzialmente nel pane eucaristico, i credenti godono della sua intima
familiarità e sono spinti a partecipare devotamente alla messa.
Prima di tutto
occorre mettersi alla presenza del Signore, diventando consapevoli che lui c'è
e mi sta parlando.
Rifletti: chi
è per te Gesù Cristo?
Rientra in te
stesso. Ascolta lui. E' il Signore!
Nell'intimo
del tuo cuore Dio vive: da lì egli ti parla!
Fa' tacere
tutto quello che è superfluo, perché non ha rilevanza eterna: infatti un giorno
finirà . Lascia da parte tutte le tue occupazioni e preoccupazioni.
Chiudi gli
occhi, restando in ginocchio o seduto compostamente. Immagina Gesù risorto, in
piedi davanti a te che ti guarda con amore e tenerezza infinita e con umiltà .
Scrive S. Teresa d'Avila: "Guardalo mentre ti guarda amorevolmente e umilmente".
Sta' molto attento a sentire ambedue questi atteggiamenti di Cristo mentre ti
guarda: ti sta guardando con amore; ti sta guardando con umiltà .
Questi due
atteggiamenti di Gesù potrebbero causare difficoltà . Per molti risulta
difficile immaginare Gesù che li guarda con amore. Questo perché per loro
l'immagine del Signore è quella di una persona dura ed esigente; qualcuno che,
pur amandoli, li ama solo se sono buoni.
Il secondo
atteggiamento è per loro ancora più difficile da accettare. Che Gesù possa
guardarci con umiltà ? Impossibile! Questo perché ancora una volta non hanno
capito il Dio del Vangelo. Non hanno mai preso sul serio il fatto che Gesù si è
fatto loro servo, che lava loro i piedi, e liberamente muore come uno schiavo
per amore loro.
Dunque
guardalo mentre ti guarda. E cogli l'amore nel suo sguardo. Nota l'umiltà …
Ascolta
soltanto lui, il Signore! Egli ti sta parlando. Ascoltalo! Nella scelta o nel
rifiuto di Cristo ti giochi il tuo destino eterno! Prega perché lui, il
Signore, ti aiuti a credere: "Signore aumenta la mia fede!"
Puoi ricordare
poi una delle tante espressioni di Gesù: "Chiedete e vi sarà dato, cercate
e troverete, bussate e vi sarà aperto. Quale padre fra voi, se il figlio gli
chiede un pane, gli darà una pietra? O se gli chiede un pesce, gli darà al
posto del pesce una serpe? O se gli chiede un uovo gli darà uno scorpione? Se
dunque voi, che siete cattivi, sapete dare cose buone ai vostri figli, quanto
più il Padre vostro celeste darà lo Spirito Santo a coloro che glielo chiedono"
(Lc. 11,9‑13).
Allora chiedi
lo Spirito Santo, che il Padre certamente ti darà e avrai tutto, perché avrai
DIO!
Come scrive S.
Teresa d'Avila sarai nella pace più completa:
"Nulla ti
turbi, nulla ti sgomenti.
A chi possiede
Dio nulla manca.
Dio solo
basta".
Mettiti in
ginocchio davanti a Dio, e solo davanti a lui: è l'unico comportamento serio
dell'uomo di fronte al mistero del Dio infinito e incomprensibile.
Puoi ripetere
anche brevi invocazioni:
- Signore Gesù Cristo, Figlio di Dio,
abbi pietà di me peccatore.
- Ti lodo, Signore, per la tua bontà .
- Ti ringrazio per ...
- Ti chiedo perdono per ...
- Invoco il tuo aiuto per ...
La
"Lectio Divina" si propone di favorire la riflessione, l'ascolto e la
comprensione della Bibbia per aiutare i singoli a maturare nella fede, nella
preghiera personale e comunitaria e nella vita cristiana. Molto opportunamente
può essere fatta in chiesa davanti all'Eucaristia.
E' un modo di
leggere la Bibbia per mettere nella vita la Parola, viverla per giungere
all'intimità col Signore.
Dio parla
all'uomo e l'uomo si mette in ascolto attento e disponibile, aprendo il cuore
nell'invocazione allo Spirito Santo.
Si articola in
quattro momenti:
Lettura
("Lectio"). Si fanno osservazioni personali sul brano letto e
riletto: di chi parla, a chi parla, su che cosa, come, quando.
Meditazione
("Meditatio"). Si cerca di capire ciò che il brano dice di Dio e ciò
che dice dell'uomo. Si tenta di individuare la parola chiave, il versetto
fondamentale, il titolo che possiamo dare al brano.
Preghiera
("Oratio"). E' l'applicazione della Parola alla vita: cosa dice a me
personalmente il Signore con queste parole? M'invita alla conversione,
mettendomi in discussione, per diventare cosciente dei miei limiti. Ripenso la
mia vita di fronte a Dio. Chiedo aiuto per superare i miei condizionamenti e
entrare in un cammino serio di conversione.
Contemplazione
("Contemplatio"). I momenti precedenti sfociano nella lode e nella
supplica piena di stupore e d'ammirazione. Lodo, benedico e ringrazio il
Signore (soprattutto col silenzio adorante).
Credo, o
Signore,
di essere alla
tua presenza;
e ti adoro
profondamente.
Illumina la mia intelligenza
e fortifica la
mia volontà ,
affinché la
mia vita
venga pian
piano trasformata
dall'incontro
con te.
Spirito Santo crea in me un cuore nuovo,
capace di
amare Cristo e i fratelli.
Che la mia preghiera
sia sostenuta
dall'intercessione di Maria,
Madre della
Chiesa
e modello di
disponibilità alla voce di Dio.
Dio sia
benedetto.
Benedetto il
suo Santo Nome.
Benedetto Gesù
Cristo vero Dio e vero uomo.
Benedetto il
nome di Gesù.
Benedetto il
suo Sacratissimo Cuore.
Benedetto il
suo Preziosissimo Sangue.
Benedetto Gesù
nel SS. Sacramento dell'altare.
Benedetto lo
Spirito Santo Paraclito.
Benedetta la
gran madre di Dio Maria Ss.ma.
Benedetta la
sua santa ed immacolata Concezione.
Benedetta la
sua gloriosa Assunzione.
Benedetto il
nome di Maria, Vergine e Madre.
Benedetto San
Giuseppe, suo castissimo sposo.
Benedetto
Iddio nei suoi angeli e nei suoi santi.
Anima di
Cristo, santificami.
Corpo di
Cristo, salvami.
Sangue di
Cristo, inebriami.
Acqua del costato
di Cristo, lavami.
Passione di
Cristo, confortami.
Nascondimi
entro le tue piaghe.
Non permettere
che io mi separi da te.
Difendimi dal
nemico maligno.
Nell'ora della
mia morte chiamami.
E fa' che io
venga a te per lodarti con i tuoi santi nei secoli dei secoli. Amen.
Eccomi,
o mio amato e
buon Gesù,
che prostrato,
alla
santissima tua presenza,
ti prego col
fervore più vivo
di stampare
nel mio cuore
sentimenti di
fede,
di speranza,
di carità ,
di dolore dei
miei peccati
e di
proponimento
di non più
offenderti,
mentre io con
tutto l'amore
e con tutta la
compassione
vado
considerando le tue
cinque piaghe,
meditando ciò
che disse di te,
o Gesù mio,
il santo
profeta Davide:
"Hanno
trapassato le mie mani
e i miei
piedi,
hanno contato
tutte le mie ossa".
O Signore,
fa' di me uno
strumento della tua pace.
Dov'è odio,
che io porti l'amore.
Dov'è offesa,
che io porti il perdono.
Dov'è
discordia, che io porti l'unione.
Dov'è errore,
che lo porti la verità .
Dov'è
disperazione, che io porti la speranza.
Dov'è
tristezza, che io porti la gioia.
Dove sono le
tenebre, che io porti la luce.
Signore,
fa' che io non
cerchi tanto
di essere
consolato, quanto di consolareÂ;
di essere
compreso, quanto di comprendere;
di essere
amato, quanto di amare.
Poiché è
donando che si riceve;
è perdonando
che si è perdonati;
è morendo che
si risuscita a vita eterna.
Gesù mio,
credo che sei realmente
presente nel
Santissimo Sacramento.
Ti amo sopra
ogni cosa
e ti desidero
nell'anima mia.
Poiché ora non
posso riceverti
sacramentalmente,
vieni almeno
spiritualmente
nel mio cuore
(pausa).
Come giÃ
venuto, io ti abbraccio
e mi unisco
tutto a te;
non permettere
che abbia mai
a separarmi da
te.
Eterno Padre
io ti offro
il sangue
preziosissimo di Gesù Cristo
in remissione
dei miei peccati,
in suffragio
delle anime sante del Purgatorio
e per i
bisogni della santa Chiesa.
O Gesù
dolcissimo,
o Redentore
del genere umano,
guarda a noi
umilmente prostrati
dinanzi al tuo
altare.
Noi siamo tuoi
e tuoi vogliamo essere:
e per poter
vivere a te più strettamente congiunti,
ecco che
ognuno di noi oggi spontaneamente
si consacra al
tuo Sacratissimo Cuore.
Molti
purtroppo non ti conobbero mai;
molti,
disprezzando i tuoi comandamenti,
ti
ripudiarono.
O benignissimo
Gesù,
abbi
misericordia degli uni e degli altri,
e attira tutti
al tuo Cuore Santissimo.
O Signore, sei
il Re non solo dei fedeli
che non si
allontanarono mai da te,
ma anche dei
figli prodighi che ti abbandonarono;
fa' che questi
quanto prima ritornino alla casa paterna.
Sii il Re di
coloro che vivono nell'inganno dell'errore
o per
discordia da te separati;
richiamali al
porto della verità e all'unità della fede,
affinché in
breve si faccia un solo ovile
sotto un solo
pastore.
Elargisci, o
Signore, incolumità e libertà sicura
alla tua
Chiesa.
Elargisci a
tutti i popoli la tranquillità dell'ordine.
Fa' che da un
capo all'altro della terra
risuoni
quest'unica voce:
sia lode a
quel Cuore divino,
da cui venne
la nostra salvezza;
a lui si canti
gloria e onore nei secoli. Amen.
Padre mi
affido alle tue mani,
disponi di me
secondo la tua volontÃ
qualunque essa
sia.
Io ti
ringrazio.
Sono disposto
a tutto.
Accetto tutto,
purché la tua volontÃ
si compia in
me e in tutte le tue creature.
Non desidero
nient'altro, Padre.
Ti affido la
mia anima,
te la dono
con tutto
l'amore di cui sono capace,
perché ti amo
e sento il
bisogno di donarmi a te,
di rimettermi
fra le tue mani,
senza limiti,
senza misura,
con una
fiducia infinita
perché tu sei
mio Padre.
Il cristiano,
che ha peccato dopo il battesimo, è riconciliato con Dio attraverso la
riconciliazione con la Chiesa. Il pentimento, la confessione dei peccati,
l'impegno di penitenza e di riparazione del penitente, si incontrano con il
gesto del sacerdote, l'assoluzione data in nome di Cristo e della Chiesa.
Nel cammino di
conversione, che dura tutta la vita, il sacramento della riconciliazione è
essenziale e bello!
E' come un
sole che arriva sulla tua vita! E' il tempo in cui il Signore ti chiama per
rifarti nuovo! Nuovo nel tuo modo di amare lui e gli altri. Nuovo nel profondo
di te stesso. Nuovo nel costruire un mondo sempre più degno dell'uomo.
E' questo il
momento in cui diventi nuovo proprio incontrando Gesù risorto, presente adesso
e qui: osservandolo e ascoltandolo. Celebrando la sua morte e risurrezione
ricevi nell'assoluzione il gesto concreto della sua tenerezza infinita che
perdona e dimentica.
La
confessione, oggi meglio detta riconciliazione, deve essere innanzi tutto
incontro col Signore misericordia infinita. Solo dinanzi a lui il nostro
peccato emerge nella sua verità . Dio non ama il senso di colpa, egli vuole il
tuo pentimento.
C'è una
profonda differenza tra senso di colpa e pentimento. Il senso di colpa nasce
dall'orgoglio, il pentimento dall'amore. Il senso di colpa è il rammarico per
la norma trasgredita, perché la propria immagine di sé si è spezzata, e porta a
rinchiudersi in se stessi: genera disperazione. Ma l'amore di Dio è più grande
del nostro cuore (1 Gv. 3,20‑22) e perdona anche quello che noi non siamo
capaci di perdonare a noi stessi. Da questa certezza nasce il pentimento, che
non è il senso di colpa, ma il dolore per non aver voluto corrispondere
all'amore, per aver rotto un rapporto di amicizia, il patto di alleanza col mio
Dio. Il pentimento porta a chiedere perdono, genera speranza e il proponimento
di una preghiera sincera e incessante, desiderosa di essere esaudita, per
ottenere la grazia di essere capaci di non peccare più..
Molto spesso
accade che non siamo capaci di confessare i nostri peccati neppure a noi stessi
perché non sopportiamo il senso di colpa. Il Signore invece ci chiede
un'apertura del cuore diversa, che ci porta su tutto un altro binario. Essere
perdonati è la gioia più grande nella vita di un uomo. Apri il cuore a questa
gioia!
Per fare una
buona confessione si richiede:
- l'esame di coscienza fatto nel
contesto di lode e di ringraziamento come indicato;
- il dolore dei peccati;
- il proposito di non più commetterne;
- l'accusa dei peccati (confessione);
- la soddisfazione (penitenza).
La
riconciliazione è un dono di Dio. Raccogliti in preghiera per disporti
all'incontro con il Padre. Puoi usare parole tue, aiutarti con un salmo, come
ad es. il 50, o con una preghiera come questa:
O Dio, nostro
Padre,
che non ti
lasci vincere dalle nostre colpe,
ma accogli con
amore chi ritorna a te,
guarda i tuoi
figli che si riconoscono peccatori
e fa' che,
riconciliati
nella
celebrazione del sacramento della riconciliazione,
sperimentino
la gioia
della tua
misericordia.
Per Cristo
nostro Signore. Amen.
Lettura della
parola di Dio
Lasciati
illuminare dalla parola di Dio, ringrazia dei doni ricevuti, riconosci i tuoi
peccati, convertiti riscoprendo la sua infinita misericordia. Puoi leggere uno
dei seguenti brani biblici: Ez. 11, 19‑20; Is. 53, 4‑6; Mt. 6, 14‑15;
Lc. 6, 31‑38; Lc. 15, l-7…; Gv. 20, 19‑23...
Premessa alla
confessione
1) Inizia
chiedendoti quali sono le ragioni che hai per lodare Dio e ringraziarlo
(confessione di lode).
‑
Dall'ultima volta che mi sono confessato, quali sono le cose per cui devo
maggiormente ringraziare il Signore?
‑ In
quali cose/eventi/persone ho sentito più forte la sua presenza e il suo sguardo
carico d'amore?
2) Solo dopo
aver fatto questo, solo dopo aver risvegliato dentro di te la certezza che Dio
ti ama, interrogati sui tuoi peccati (confessione della vita).
Non chiederti
soltanto quali sono le tue mancanze contro la legge di Dio, ma piuttosto da
dove nasce in te la tristezza, la pesantezza, l'incapacità di gioire. Cosa ti
causa disagio e amarezza? Spesso, se sarai sincero nel porti queste domande,
troverai che alla radice del tuo malessere ci sono dei peccati cui forse non
avevi mai pensato, perché sono tanto antichi e tanto consolidati in te come
abitudini che sono ormai diventate parte di te. Ad esempio molti si portano
dentro da tempo rancori, ostilità , vanità , lussuria, orgoglio, incomprensioni,
incapacità di perdonare coloro che in passato li hanno feriti, ecc. Queste sono
limitazioni che, pur non essendo in se stesse mancanze dirette, ci portano quasi
inevitabilmente a cadere. Abbi il coraggio di scendere tanto in profondità da
rifiutare tutto questo, da desiderare che la tua vita sia diversa e da chiedere
di essere liberato da queste catene che t'impediscono la gioia. Molti di noi
poi si portano spesso dentro un'oscura ribellione contro Dio (che non abbiamo
spesso il coraggio di ammettere). Ci sembra che Dio non abbia risposto alle
nostre preghiere, perché sembra nascosto e lontano. Infatti, malgrado sacrifici
o scelte fatte perché intervenisse in nostro aiuto, non abbiamo avuto alcun
beneficio. Solo se questa ribellione presente in noi è portata alla luce può
essere guarita dal Signore. Forse non è un peccato di per sé, però genera in
noi una preghiera distratta e saltuaria, una mancanza d'impegno nella ricerca
di lui, un'intolleranza verso gli altri e soprattutto verso la Chiesa e la
comunità cristiana. Solo se confessiamo i nostri peccati e scendiamo fino alle
loro radici profonde, il perdono di Dio li sradicherà del tutto, consentendoci
di non commetterli più.
3) Infine
riconosci che da solo non puoi farcela (confessione della fede).
Chiedi a Dio
di essere perdonato, ma soprattutto chiedigli la grazia di aiutarti a non
ricadere più nel solito tran‑tran. Riconosci che tu sei debole, ma lui è
forte. Chiedi il dono della speranza. La speranza che davvero la tua vita possa
cambiare e tu essere totalmente rinnovato. Lui lo può fare se tu ti affidi
interamente a lui. Proclama con forza la tua fede: "Io credo che tu sei il
Signore della mia vita. Io credo che tu sei onnipotente e puoi guarirmi dalle
malattie del mio spirito e del mio cuore, adesso, subito perché sei qui
presente per me."
Schema per
l'esame di coscienza
Mi accosto al
sacramento della riconciliazione per un sincero desiderio di rinnovamento di
vita e di più intima amicizia con Dio o lo considero un peso?
Ho dimenticato
oppure ho taciuto di proposito dei peccati nelle confessioni passate?
Ho fatto la
penitenza proposta? Ho riparato i danni fatti? Mi sono impegnato a mettere in
pratica i propositi?
Il Signore
dice:
"Amerai
il Signore Dio con tutto il tuo cuore".
Il mio cuore è
davvero orientato a Dio e posso dire di amarlo veramente sopra tutte le cose e
con amore di figlio? Metto sempre Dio al primo posto? Mi lascio troppo
assorbire dalle cose materiali? E' sempre retta la mia intenzione nell'agire?
Ci sono per me
"altri dei", cioè espressioni o cose nelle quali ripongo fiducia più
che in Dio, per es.: ricchezza, superstizioni, spiritismo, magie....?
La mia fede in
Dio, che si è rivelato in Gesù Cristo, è salda? Ho dato la mia piena adesione
alla dottrina della Chiesa? Ho avuto a cuore la mia crescita cristiana,
ascoltando la parola di Dio, partecipando alla catechesi, evitando tutto ciò
che può insidiare la fede? Ho professato sempre con coraggio e senza timore la
mia fede in Dio e nella Chiesa?
Ho pregato a
lungo almeno al mattino e alla sera? Mi sto impegnando per giungere a pregare
almeno un'ora al giorno? La mia preghiera è un vero colloquio a cuore a cuore
con Dio? Ho saputo offrire a Dio le mie occupazioni, le mie gioie e i miei
dolori? Vivo alla presenza di Dio?
Ho riverenza e
amore verso il nome santo di Dio, o l'ho offeso con la bestemmia, col falso
giuramento, col nominarlo invano? Sono stato irriverente verso Maria Vergine e
i Santi?
Santifico il
giorno del Signore e le feste della Chiesa, partecipando con devozione alla
celebrazione della S. Messa?
Il Signore
dice:
"Amatevi
gli uni gli altri, come io ho amato voi".
Amo
disinteressatamente il mio prossimo, oppure mi servo dei fratelli per i miei
interessi riservando ad essi un trattamento che non vorrei fosse usato con me?
Sono stato per loro di grave scandalo con parole e azioni?
Nella mia
famiglia, ho contribuito con pazienza e con vero amore al bene e alla gioia
degli altri?
Per i figli.
Sono stato obbediente ai genitori, li ho rispettati e onorati? Ho prestato loro
aiuto nelle necessità spirituali e materiali?
Per i
genitori. Mi sono preoccupato dell'educazione cristiana dei figli? Ho dato loro
buon esempio? Li ho sostenuti e diretti con amore e autorevolezza, oppure ho
preferito lasciar correre per opportunismo?
Per i coniugi.
Sono stato sempre fedele negli affetti e nelle azioni? Ho avuto comprensione
nei momenti di inquietudine? Nel rapporto coniugale ho rispettato e osservato
la legge morale?
So dare del
mio, disinteressatamente, a chi è più povero di me? Difendo gli oppressi e
aiuto i bisognosi? Tratto con sufficienza o con durezza il mio prossimo,
specialmente i poveri, i deboli, i vecchi, gli emarginati, gli immigrati?
Sono
consapevole della missione che come cristiano mi è stata affidata? Ho
partecipato alle opere di apostolato e di carità della Chiesa, alle iniziative
e alla vita della parrocchia? Ho pregato e dato il mio contributo per le
necessità della Chiesa e del mondo?
Mi prendo a
cuore il bene e la prosperità della comunità umana in cui vivo, o mi curo
soltanto dei miei interessi personali? Mi sono sempre impegnato nel rispetto
dei doveri civici? Ho pagato le tasse? Ho rispettato il codice della strada?
Sono giusto,
impegnato, onesto nel lavoro? Ho dato la giusta retribuzione ai dipendenti? Ho
osservato i contratti e tenuto fede alle promesse?
Ho praticato
sempre la verità e la fedeltà , oppure ho danneggiato il prossimo con menzogne,
calunnie, detrazioni, giudizi temerari, violazione di segreti?
Ho attentato
alla vita e all'integrità fisica del prossimo, ne ho danneggiato i beni? Ho
procurato o consigliato l'aborto? Ho serbato odio? Ho pronunziato insulti e
parole offensive fomentando screzi e rancori? Ho consapevolmente ed
egoisticamente omesso di testimoniare l'innocenza del prossimo?
Ho rubato? Ho
desiderato la roba d'altri? Ho restituito quanto ho sottratto e ho riparato i
danni arrecati?
Se ho ricevuto
dei torti, mi sono dimostrato disposto alla riconciliazione e al perdono per
amore di Cristo, o serbo in cuore odio e desiderio di vendetta?
Il Signore
dice:
"Siate
perfetti come il Padre vostro celeste".
Qual è
l'orientamento fondamentale della mia vita? Mi guida la speranza della vita
eterna? Ho cercato di ravvivare la mia vita spirituale con la preghiera, la
lettura e la meditazione della parola di Dio, la partecipazione ai sacramenti?
Ho praticato la mortificazione? Sono stato pronto e deciso a stroncare i vizi,
a soggiogare le passioni e le inclinazioni perverse? Ho reagito all'invidia, ho
dominato la gola? Sono stato presuntuoso e superbo, e ho preteso di affermare
tanto me stesso da disprezzare gli altri? Ho imposto agli altri la mia volontà ,
schiacciando la loro libertà e i loro diritti?
Per i giovani.
Sto pregando e mi consiglio con un padre spirituale per scoprire il progetto di
Dio sulla mia vita: prete, religioso/a, coniugato/a, altro ... ?
Uso il tempo,
le forze, i doni ricevuti da Dio per crescere ogni giorno di più come cristiano
nel servire i fratelli? Sono stato pigro?
Ho sopportato
con pazienza i dolori e le prove della vita? Ho praticato il digiuno e
l'astinenza secondo il precetto della Chiesa?
Ho conservato
puro e casto il mio corpo, pensando che è tempio dello Spirito Santo, destinato
alla risurrezione e alla gloria? Ho custodito i miei sensi e ho evitato di
contaminarmi nello spirito e nel corpo con pensieri e desideri cattivi, con
parole, letture, discorsi, spettacoli, azioni contro la castità ? Sono stato di
scandalo agli altri con il mio comportamento immodesto?
Ho cercato di
comportarmi in tutto e sempre nella vera libertà dei figli di Dio e secondo la
legge dello Spirito, o mi sono lasciato asservire dalle mie passioni, dalla
mentalità consumistica?
Ho agito
contro coscienza, per timore o per ipocrisia?
Cerca di
confessare i tuoi peccati così come li conosci e li ricordi, soprattutto quelli
che hanno un maggior peso e significato nella tua vita ed apri con sincerità la
tua coscienza al sacerdote.
Il sacerdote
ti dà l'assoluzione come ministro del perÂdono di Dio e della Chiesa, e tenendo
stese le mani sul capo (invocando su di te lo Spirito Santo) dice:
Dio, Padre di
misericordia,
che ha
riconciliato a sé il mondo
nella morte e
risurrezione del suo Figlio,
e ha effuso lo
Spirito Santo
per la
remissione dei peccati,
ti conceda,
mediante il ministero
della Chiesa,
il perdono e
la pace.
E io ti
assolvo dai tuoi peccati
nel nome
simbolo 86 \f "Wingdings" \s 12 del Padre e del Figlio
e dello Spirito Santo.
Penitente:
Amen.
Sacerdote:
Lodiamo il Signore perché è buono.
Penitente:
Eterna è la sua misericordia.
Il sacerdote
congeda il penitente riconciliato: Il Signore ha perdonato i tuoi peccati. Va'
in pace!
Ringraziamento
Padre Santo,
che nella tua bontà mi hai rinnovato a immagine del tuo Figlio, fa' che tutta
la mia vita diventi segno e testimonianza del tuo amore misericordioso. Per
Cristo nostro Signore. Amen
Soddisfazione
o Penitenza
Oltre alla
penitenza proposta dal sacerdote puoi scegliere altre opere penitenziali quale
segno di rinnovato amore a Dio e al prossimo e di dolore per un particolare
peccato. Ad esempio puoi:
-
fare una visita in chiesa
- leggere una pagina della Bibbia
- pregare per una determinata persona
- prestare un servizio
- sostenere un'opera buona
- visitare un ammalato
- aiutare una persona anziana o sola
- digiunare (per donare ai poveri) rinunciando
a: cibo, TV, cosmetici, sigarette... cose superflue e anche necessarie.
Unzione degli
infermi
Il sacramento
dell'unzione dà al malato una grazia di consolazione e di purificazione; lo
unisce al Signore Gesù nel suo mistero pasquale, in modo da conferire alla
malattia una fecondità spirituale. S. Paolo scrive:"Completo nella mia
carne quello che manca ai patimenti di Cristo, a favore del suo corpo che è la
Chiesa" (Col. 1,24).
Signore,
la malattia ha
bussato alla mia porta,
mi ha
sradicato dal mio lavoro
e mi ha
trapiantato nel mondo dei malati.
Questa dura
esperienza, Signore,
mi ha fatto
toccare con mano
la fragilità e
la precarietà della mia vita.
Ho scoperto
che cosa vuol
dire dipendere,
aver bisogno
di tutto e di tutti…
Ho provato la
solitudine e l'angoscia…
Signore, anche
se è difficile, ti dico:
aiutami a fare
la tua volontà ;
ti offro la
mia sofferenza;
ricordati di
me.
Benedici le
persone che mi assistono,
aiutami a
guarire e
infondi
speranza in tutti coloro
che soffrono
con me.
Amen.
Dona l'aiuto
della tua bontà , o Dio,
al nostro
fratello malato
poiché il tuo
unico Figlio,
obbedendo alla
tua volontà d'amore,
ha voluto
portare
il peso della
nostra infermitÃ
e della nostra
debolezza.
Fa' che egli
goda della consolazione
promessa agli
afflitti
che uniscono
la propria sofferenza
a quella di
Gesù Cristo, Signore nostro.
Amen.
Come dal
battesimo ha origine il sacerdozio comune di tutti i fedeli, così dal
sacramento dell'ordine ha origine il sacerdozio ministeriale dei vescovi e dei
presbiteri, che in nome di Cristo insegnano il vangelo, presiedono la liturgia,
guidano la comunità . Dallo stesso sacramento i diaconi ricevono la
consacrazione per il servizio, come collaboratori qualificati del vescovo e dei
presbiteri.
O Dio, pastore
e guida di tutti i credenti,
guarda il tuo
servo …...
che hai posto
a presiedere la tua Chiesa;
sostienilo con
il tuo amore,
perché
edifichi con la parola e con l'esempio
il popolo che
gli hai affidato;
e insieme,
gregge e pastore,
giungano alla
vita eterna.
Per Cristo
nostro Signore. Amen.
Dona, Signore,
al tuo servo …..,
che nella
successione apostolica
hai posto a
guidare il tuo popolo
Spirito di
consiglio e di fortezza,
Spirito di
scienza e di pietà ,
perché fedele
alla sua missione
edifichi la
tua Chiesa,
sacramento
universale di salvezza.
Per Cristo
nostro Signore. Amen.
O Padre,
che alla
scuola di Cristo tuo Figlio
hai insegnato
ai tuoi ministri
non a farsi
servire,
ma a servire i
fratelli,
concedi loro
di essere
instancabili
nel dono di sé
e
nell'annuncio della tua parola,
vigilanti
nella preghiera,
lieti ed
accoglienti
nel servizio
della comunità .
Per Cristo
nostro Signore. Amen.
O Gesù, divino
Pastore delle anime,
che hai
chiamato gli apostoli
per farne
pescatori di uomini,
attrai ancora
a te
anime ardenti
e generose di giovani,
per renderli
tuoi seguaci e tuoi ministri;
rendili
partecipi della tua sete
di universale
redenzione,
per la quale
rinnovi ogni giorno
il tuo
sacrificio.
Tu, o Signore,
sempre vivo a
intercedere per noi,
dischiudi gli
orizzonti del mondo intero,
ove il muto
supplicare di tanti fratelli
chiede luce di
verità e calore di amore;
affinché
rispondendo alla tua chiamata
prolunghino
quaggiù la tua missione,
edifichino il
tuo corpo mistico,
che è la
Chiesa,
e siano sale
della terra e luce del mondo.
Signore Gesù,
che hai
chiamato chi hai voluto,
chiama molti
di noi a lavorare per te,
a lavorare con
te.
Tu, che hai
illuminato con la tua parola
quelli che hai
chiamati
e li hai
sostenuti nelle difficoltà ,
illuminaci con
il dono della fede in te.
E se chiami qualcuno
di noi,
per
consacrarlo tutto a te,
il tuo amore
riscaldi questa vocazione
fin dal suo
nascere
e la faccia
crescere e perseverare
sino alla
fine. Amen.
Abbiamo
bisogno di preti, Signore, ma di preti fatti sul tuo stampo; non vogliamo
sgorbi, non vogliamo "occasionali", ma preti autentici, che ci
trasmettano te senza mezzi termini, senza ristrettezze, senza paure.
Vogliamo preti
"a tempo pieno", che consacrino ostie, ma soprattutto anime,
trasformandole in te; preti che parlino con la vita, più che con la parola e
gli scritti; preti che mostrino santità , più che titoli accademici; preti che
spendano il loro sacerdozio anziché studiare di salvaguardarne la dignità .
Sai bene,
Signore, che l'uomo della strada non è molto cambiato da quello dei tuoi tempi.
Ha ancora fame, ha ancora sete; fame e sete di te, che solo tu puoi appagare.
Allora donaci
preti stracolmi di te come il Curato d'Ars, preti che sappiano irradiarti,
preti che ci diano te.
A noi,
Signore, bastano i preti dal cuore aperto, dalle mani forate, dallo sguardo
limpido.
Cerchiamo
preti che sappiano parlare con te, perché quando un prete prega, il popolo è al
sicuro. Donaci preti impastati di preghiera.
Donaci,
Signore, preti dalle ginocchia robuste, che sappiano sostare davanti a te,
preti che sappiano adorare, impetrare, espiare; preti che non abbiano altro
recapito che il tuo tabernacolo.
Signore,
rendici degni di avere tali preti.
Amen.
"Voi,
mariti, amate le vostre mogli, come Cristo ha amato la Chiesa…
Questo mistero
è grande; lo dico in riferimento a Cristo e alla Chiesa!" (Ef. 5,25.32).
Il patto
matrimoniale tra i cristiani è stato elevato a sacramento: significa, contiene
e comunica l'amore di Cristo per la Chiesa, in modo che gli sposi siano capaci
di amarsi con carità coniugale.
O Signore,
è difficile
vivere senza farsi soffrire.
Donami un
cuore grande nel perdono
che sa
dimenticare le offese ricevute
e riconoscere
i propri torti.
Infondi in me
la forza del tuo amore
perché possa
amare per primo(a),
continuare ad
amare
anche quando
non sono amato(a),
senza perdere
la speranza
nella
possibilità della riconciliazione.
Ricordati,
Signore, della nostra famiglia.
Sii sempre
presso di noi
con la tua
benedizione e il tuo amore.
Senza di te
non riusciamo ad amarci
di un amore
completo.
Benedici i
nostri progetti e le nostre iniziative.
Preservaci dal
male e dai pericoli.
Da' a tutti
noi coraggio e forza nei giorni
di difficoltÃ
e di prova; pazienza, coraggio,
forza per
sopportare, fiducia e pace ogni giorno.
Per
intercessione di Maria,
tua e nostra
madre, ottieni a noi
tutte le
grazie che ci sono necessarie.
Rendici segno del
tuo amore per tutti.
Ti preghiamo,
Signore, per i nostri figli:
il tuo Spirito
li illumini
e li guidi
nelle scelte della vita.
Li affidiamo
fiduciosi alla tua protezione.
Fa' che non si
allontanino da te
e possano
contribuire con il loro impegno
a costruire un
mondo più giusto e fraterno.
Signore Gesù,
tu hai amato
teneramente Maria e Giuseppe.
Aiutami ad
amare i miei genitori,
a manifestare
loro la mia riconoscenza
per quello che
fanno per me.
Dona loro
salute e lunga vita,
benedici le
loro fatiche
e proteggili
da ogni pericolo.
Ti prego,
la nostra
famiglia sia un riflesso
della famiglia
di Nazaret,
e regni in
essa la tua pace, il tuo amore, la tua grazia.
Porgi l'orecchio,
Signore, alle mie parole:
intendi il mio
lamento.
Ascolta la
voce del mio grido,
o mio re e mio
Dio,
perché ti
prego, Signore.
Al mattino
ascolta la mia voce;
fin dal
mattino t'invoco e sto in attesa.
Tu non sei un
Dio che si compiace del male;
presso di te
il malvagio non trova dimora;
gli stolti non
sostengono il tuo sguardo.
Tu detesti chi
fa il male,
fai perire i
bugiardi.
Il Signore
detesta
sanguinari e
ingannatori.
Ma io per la
tua grande misericordia
entrerò nella
tua casa;
mi prostrerò
con timore
nel tuo santo
tempio.
Signore,
guidami con giustizia
di fronte ai
miei nemici;
spianami
davanti il tuo cammino.
Non c'è
sincerità sulla loro bocca,
è pieno di
perfidia il loro cuore;
la loro gola è
un sepolcro aperto,
la loro lingua
è tutta adulazione.
Gioiscano
quanti in te si rifugiano,
esultino senza
fine.
Tu li proteggi
e in te si allieteranno
quanti amano
il tuo nome.
Signore, tu
benedici il giusto:
come scudo lo
copre la tua benevolenza. Gloria…
O Signore,
nostro Dio,
quanto è
grande il tuo nome
su tutta la
terra:
sopra i cieli
si innalza la tua magnificenza.
Con la bocca
dei bimbi e dei lattanti
affermi la tua
potenza contro i tuoi avversari,
per ridurre al
silenzio nemici e ribelli.
Se guardo il
tuo cielo,
opera delle
tue dita,
la luna e le
stelle che tu hai fissate,
che cosa è
l'uomo perché te ne ricordi
e il figlio
dell'uomo perché te ne curi?
Eppure l'hai
fatto poco meno degli angeli,
di gloria e di
onore lo hai coronato:
gli hai dato
potere
sulle opere
delle tue mani,
tutto hai
posto sotto i suoi piedi;
tutti i greggi
e gli armenti,
tutte le
bestie della campagna;
gli uccelli
del cielo e i pesci del mare,
che percorrono
le vie del mare.
O Signore,
nostro Dio,
quanto è
grande il tuo nome su tutta la terra!
Gloria…
Il Signore è
il mio pastore:
non manco di
nulla;
su pascoli
erbosi mi fa riposare,
ad acque
tranquille mi conduce.
Mi rinfranca,
mi guida per il giusto cammino,
per amore del
suo nome.
Se dovessi
camminare in una valle oscura,
non temerei
alcun male,
perché tu sei
con me, Signore.
Il tuo bastone
e il tuo vincastro
mi danno
sicurezza.
Davanti a me
tu prepari una mensa
sotto gli
occhi dei miei nemici;
cospargi di
olio il mio capo.
Il mio calice
trabocca.
Felicità e
grazia mi saranno compagne
tutti i giorni
della mia vita,
e abiterò
nella casa del Signore
per
lunghissimi anni. Gloria…
Come la cerva
anela ai corsi d'acqua,
così l'anima
mia anela a te, o Dio.
L'anima mia ha
sete di Dio, del Dio vivente:
quando verrò e
vedrò il volto di Dio?
Le lacrime
sono mio pane giorno e notte,
mentre mi
dicono sempre:
"Dov'è il
tuo Dio?"
Questo io
ricordo,
e il mio cuore
si strugge:
attraverso la
folla avanzavo tra i primi
fino alla casa
di Dio,
in mezzo ai
canti di gioia
di una
moltitudine in festa.
Perché ti
rattristi, anima mia,
perché su di
me gemi?
Spera in Dio:
ancora potrò lodarlo,
lui, salvezza
del mio volto e mio Dio.
In me si
abbatte l'anima mia;
perciò di te
mi ricordo
dal paese del
Giordano e dell'Ermon,
dal monte
Mizar.
Un abisso
chiama l'abisso
al fragore
delle tue cascate;
tutti i tuoi
flutti e le tue onde
sopra di me
sono passati.
Di giorno il
Signore mi dona la sua grazia,
di notte per
lui innalzo il mio canto:
la mia
preghiera al Dio vivente.
Dirò a Dio,
mia difesa:
"Perché
mi hai dimenticato?
perché triste
me ne vado,
oppresso dal
nemico?".
Per l'insulto
dei miei avversari
sono infrante
le mie ossa;
essi dicono a
me tutto il giorno:
"Dov'è il
tuo Dio?".
Perché ti
rattristi, anima mia,
perché su di
me gemi?
Spera in Dio:
ancora potrò lodarlo,
lui, salvezza
del mio volto e mio Dio. Gloria…
Dal profondo a
te grido, o Signore;
Signore,
ascolta la mia voce.
Siano i tuoi
orecchi attenti
alla voce
della mia preghiera.
Se consideri
le colpe, Signore,
Signore, chi
potrà sussistere?
Ma presso di
te è il perdono,
perciò avremo
il tuo timore.
Io spero nel
Signore,
l'anima mia
spera nella sua parola.
L'anima mia
attende il Signore
più che le
sentinelle l'aurora.
Israele
attenda il Signore,
perché presso
il Signore è la misericordia,
grande è
presso di lui la redenzione;
egli redimerÃ
Israele da tutte le sue colpe.
Gloria…
L'anima mia
magnifica il Signore
e il mio
spirito esulta in Dio, mio Salvatore,
perché ha
guardato l'umiltà della sua serva.
D'ora in poi
tutte le generazioni
mi chiameranno
beata.
Grandi cose ha fatto in me l'Onnipotente
e Santo è il
suo nome:
di generazione
in generazione
la sua
misericordia
si stende su
quelli che lo temono.
Ha spiegato la potenza del suo braccio,
ha disperso i
superbi nei pensieri del loro cuore;
ha rovesciato
i potenti dai troni,
ha innalzato
gli umili;
ha ricolmato
di beni gli affamati,
ha rimandato i
ricchi a mani vuote.
Ha soccorso Israele, suo servo,
ricordandosi
della sua misericordia,
come aveva
promesso ai nostri padri,
ad Abramo e
alla sua discendenza, per sempre.
Gloria ..…
Vieni, o
Spirito creatore,
visita le
nostre menti,
riempi della
tua grazia
i cuori che
hai creato.
O dolce
consolatore,
dono del Padre
altissimo,
acqua viva,
fuoco, amore,
santo crisma
dell'anima.
Dito della
mano di Dio,
promesso dal
Salvatore,
irradia i tuoi
sette doni,
suscita in noi
la parola.
Sii luce
all'intelletto
fiamma ardente
nel cuore,
sana le nostre
ferite
col balsamo
del tuo amore.
Difendici dal
nemico,
reca in dono
la pace,
la tua guida
invincibile
ci preservi
dal male.
Luce d'eterna
sapienza,
svelaci il
grande mistero
di Dio Padre e
del Figlio
uniti in un
solo Amore. Amen.
Vieni, Santo
Spirito,
manda a noi
dal cielo
un raggio
della tua luce.
Vieni, padre dei poveri,
vieni, datore dei doni,
vieni, luce dei cuori.
Consolatore
perfetto;
ospite dolce
dell'anima,
dolcissimo
sollievo.
Nella fatica, riposo,
nella calura, riparo,
nel pianto, conforto.
O luce
beatissima,
invadi
nell'intimo
il cuore dei
tuoi fedeli.
Senza la tua forza,
nulla è nell'uomo,
nulla senza colpa.
Lava ciò che è
sordido,
bagna ciò che
è arido,
sana ciò che
sanguina.
Piega ciò che è rigido,
scalda ciò che è gelido,
drizza ciò
ch'è sviato.
Dona ai tuoi
fedeli
che solo in te
confidano
i tuoi santi
doni.
Dona
virtù e premio,
dona morte santa,
dona gioia eterna. Amen.
Noi ti
lodiamo, Dio,
ti proclamiamo
Signore.
O eterno
Padre,
tutta la terra
ti adora.
A te cantano
gli angeli
e tutte le
potenze dei cieli:
Santo, Santo,
Santo
il Signore Dio
dell'universo.
I cieli e la
terra
sono pieni
della tua gloria.
Ti acclama il
coro degli apostoli
e la candida
schiera dei martiri;
le voci dei
profeti si uniscono nella tua lode;
la santa
Chiesa proclama la tua gloria,
adora il tuo
unico Figlio,
e lo Spirito
Santo Paraclito.
O Cristo, re
della gloria,
eterno Figlio
del Padre,
tu nascesti
dalla Vergine Madre
per la
salvezza dell'uomo.
Vincitore
della morte,
hai aperto ai
credenti il regno dei cieli.
Tu siedi alla
destra di Dio, nella gloria del Padre.
Verrai a
giudicare il mondo alla fine dei tempi.
Soccorri i
tuoi figli, Signore,
che hai
redento col tuo sangue prezioso.
Accoglici
nella tua gloria
nell'assemblea
dei santi.
Salva il tuo
popolo, Signore,
guida e
proteggi i tuoi figli.
Ogni giorno ti
benediciamo,
lodiamo il tuo
nome per sempre.
Degnati oggi,
Signore,
di custodirci
senza peccato.
Sia sempre con
noi la tua misericordia:
in te abbiamo
sperato.
Pietà di noi,
Signore, pietà di noi.
Tu sei la
nostra speranza,
non saremo
confusi in eterno.
Gloria a Dio
nell'alto dei cieli
e pace in
terra agli uomini
di buona
volontà .
Noi ti
lodiamo, ti benediciamo,
ti adoriamo,
ti glorifichiamo,
ti rendiamo
grazie
per la tua
gloria immensa,
Signore Dio,
Re del cielo,
Dio Padre
onnipotente.
Signore,
Figlio unigenito, Gesù Cristo,
Signore Dio,
Agnello di Dio,
Figlio del
Padre,
tu che togli i
peccati del mondo,
abbi pietà di
noi;
tu che togli i
peccati del mondo,
accogli la
nostra supplica;
tu che siedi
alla destra del Padre,
abbi pietà di
noi.
Perché tu solo
il Santo,
tu solo il
Signore,
tu solo
l'Altissimo,
Gesù Cristo,
con lo Spirito
Santo: nella gloria di Dio Padre.
Amen.
Liberaci, o
Signore, da tutti i mali,
concedi la
pace ai nostri giorni,
e con l'aiuto
della tua misericordia
vivremo sempre
liberi dal peccato
e sicuri da
ogni turbamento,
nell'attesa
che si compia la beata speranza
e venga il
nostro salvatore Gesù Cristo.
Signore Gesù
Cristo,
che hai detto
ai tuoi apostoli:
"Vi
lascio la pace, vi do la mia pace",
non guardare
ai nostri peccati,
ma alla fede
della tua Chiesa,
e donale unitÃ
e pace secondo la tua volontà .
Tu che vivi e
regni nei secoli dei secoli.
Amen.
Signore Gesù
Cristo, Figlio del Dio vivo,
che per
volontà del Padre
e con l'opera
dello Spirito Santo
morendo hai
dato la vita al mondo,
per il santo
mistero del tuo Corpo e del tuo Sangue
liberami da
ogni colpa e da ogni male,
fa' che sia
sempre fedele alla tua legge
e non sia mai
separato da te.
La comunione
con il tuo Corpo e il tuo Sangue,
Signore Gesù
Cristo,
non diventi
per me giudizio di condanna,
ma per tua
misericordia
sia rimedio e
difesa dell'anima e del corpo.
Antifone della
Beata Vergine Maria
O santa Madre
del Redentore,
porta dei
cieli, stella del mare,
soccorri il
tuo popolo
che anela a
risorgere.
Tu che
accogliendo
il saluto
dell'angelo,
nello stupore
di tutto il creato,
hai generato
il tuo Creatore,
madre sempre
vergine,
pietà di noi
peccatori.
Ave, regina
dei cieli,
ave, signora
degli angeli;
porta e radice
di salvezza,
rechi nel
mondo la luce.
Godi, Vergine
gloriosa,
bella fra
tutte le donne;
salve, o tutta
santa,
prega per noi
Cristo Signore.
Sotto la tua
protezione
cerchiamo
rifugio,
santa Madre di
Dio:
non
disprezzare le suppliche
di noi che
siamo nella prova,
e liberaci da
ogni pericolo,
o Vergine
gloriosa e benedetta.
La Via Crucis,
o Via della Croce, è una delle più antiche devozioni del popolo cristiano, nata
dal desiderio di ripercorrere spiritualmente insieme a Gesù la via che l'ha
condotto dal pretorio di Pilato al Sepolcro.
Le "14
Stazioni" sono quattordici episodi – ricordati dal Vangelo o dalla
tradizione popolare – verificatisi durante questo tragitto: esse sono
commentate da testi biblici, fonte di meditazione personale e di amore
riconoscente per Gesù.
Prima
Stazione: Gesù è condannato a morte.
- Ti adoriamo,
o Cristo, e ti benediciamo.
- Perché con
la tua santa Croce hai redento il mondo.
Tutto il
popolo disse: "Il suo Sangue ricada sopra noi e sopra i nostri
figli!". Allora Pilato liberò Barabba e consegnò Gesù ai soldati perché
fosse crocifisso (Mt. 27,25-26).
Santa Madre,
deh voi fate
che le piaghe
del Signore
siano impresse
nel mio cuore.
Seconda
Stazione: Gesù è caricato della Croce.
Presero dunque
Gesù e lo condussero via. Ed egli portando la croce, uscì verso il luogo
chiamato Calvario, in ebraico Golgota (Gv. 19,16-17).
Terza
Stazione: Gesù cade la prima volta.
Il Signore
fece ricadere su di lui l'iniquità di noi tutti… ed egli ha portato il peccato
della moltitudine (Isaia 15,6 e 12).
Quarta
Stazione: Gesù incontra sua Madre.
Simeone parlò
a Maria, sua madre: "Egli è qui per la rovina e la risurrezione di molti
in Israele, segno di contraddizione. E anche a te una spada trafiggerÃ
l'anima" (Lc. 2,34-35).
Quinta
Stazione: Gesù aiutato da Simone di Cirene.
Nell'uscire
trovarono un uomo di Cirene, chiamato Simone, e i soldati lo costrinsero a
portare la croce di lui (Mt. 27,32).
Sesta
Stazione: La Veronica asciuga il Volto di Gesù.
Disprezzato e
reietto dagli uomini, uomo dei dolori, familiare con il patire, come uno
davanti al quale ci si copre la faccia (Isaia, 53,2-3).
Settima
Stazione: Gesù cade la seconda volta.
Chi non prende
la sua croce e non mi segue non è degno di me (Mt. 10,38).
Ottava
Stazione: Gesù incontra le pie donne.
Lo seguiva una
gran folla di popolo e di donne che si battevano il petto e facevano lamenti su
di lui. Ma Gesù, voltatosi verso le donne, disse: "Figlie di Gerusalemme,
non piangete su di me, ma su voi stesse e sui vostri figli". (Lc.
23,27-29).
Nona Stazione:
Gesù cade la terza volta.
Gesù Cristo,
pur essendo di natura divina… umiliò se stesso, rendendosi obbediente fino alla
morte e alla morte in croce: per questo Dio lo ha esaltato (Fil. 2,5-9).
Decima
Stazione: Gesù spogliato delle vesti.
Io sono un
verme e non un uomo, infamia degli uomini e rifiuto del mio popolo. Quelli che
mi vedono mi scherniscono… mi guardano, mi osservano: si dividono le mie vesti
e sulla mia tunica hanno gettato la sorte (Salmo, 21).
Undicesima
Stazione: Gesù è inchiodato alla Croce.
E giunsero al
luogo detto Gòlgota che tradotto significa luogo del teschio. E gli offersero
del vino mirrato, ma egli non ne prese. Poi lo crocifissero. Era l'ora terza
quando lo crocifissero. Gesù diceva: "Padre, perdona loro, perché non
sanno quello che fanno!" (Mc. 15,22-25; Lc. 23,24).
Dodicesima
Stazione: Gesù muore in Croce.
Era verso
mezzogiorno quando il sole si eclissò e si fece buio su tutta la terra fino
alle tre del pomeriggio… Gesù, gridando a gran voce, disse: "Padre, nelle
tue mani consegno il mio spirito!" E, detto questo, spirò (Lc. 23,45-46).
Tredicesima
Stazione: Gesù è deposto dalla Croce.
Uno dei
soldati gli trafisse il costato con la lancia: e subito ne uscì sangue e acqua…
Poi Giuseppe di Arimatea, comprato un lenzuolo, calò Gesù dalla Croce (Gv.
19,34; Mc. 15,46).
Quattordicesima
Stazione: Gesù è sepolto.
Giuseppe
d'Arimatea avvolse Gesù nel lenzuolo e lo depose in un sepolcro scavato nella
roccia. Poi fece rotolare un masso contro l'entrata del sepolcro (Mc. 15,46).
Il Rosario non
è solo una serie di "Ave Maria" né soltanto una serie di
"misteri": è l'unione di tutti e due. Il Rosario è preghiera
vocale-mentale. Mentre con le labbra reciti le "Ave", il "Padre
nostro", il "Gloria", contempli, ossia guardi con lo sguardo del
cuore un episodio della vita di Gesù.
La meditazione
dei misteri è come l'anima, la parte vocale è come il corpo della preghiera.
Gli episodi –
o misteri – sono quindici. Papa Giovanni diceva che sono "quindici finestre"
tutte colorate, attraverso le quali entra in noi la luce solare della fede.
I quindici
"misteri" comprendono, in sintesi, tutta la storia della nostra
salvezza. Durante la recita del Rosario, mentre con le dita facciamo scorrere i
grani della corona (contando così le Ave Maria senza distrarci) con la mente
cercheremo di avere amorosamente presente – insieme alla Vergine SS. – quanto
Gesù fece per noi.
Tutto il
Rosario è stato diviso in tre parti,
ciascuna di cinque "misteri". Ogni giorno si può pregare solo una
parte. Le diverse decine possono essere pregate anche separatamente.
Forma
tradizionale
1 Si fa il segno della Croce dicendo: "O
Dio, vieni a salvarmi – Signore, vieni presto in mio aiuto. Gloria al Padre… "Si
può aggiungere una giaculatoria.
2 Si enuncia il mistero e si osserva un
attimo di silenzio. Si può leggere la Parola di Dio relativa. Dopo il mistero si prega "Padre
nostro"; dieci "Ave, o Maria" (scorrendo i dieci grani della
corona); "Gloria al Padre"; eventualmente una giaculatoria. Così per
tutti i misteri.
3 Terminati i misteri si possono pregare
la "Salve Regina", e le "Litanie Lauretane".
Misteri
Gaudiosi (Lunedì e Giovedì)
1 – L'angelo
annuncia a Maria che diventerà Madre di Dio (Lc. 1,26-38).
2 – Maria
visita la cugina Elisabetta (Lc. 1,39-45).
3 – Gesù nasce
a Betlemme (Lc. 2,1-7).
4 – Gesù è
presentato nel tempio (Lc. 2,21-52).
5 – Gesù è
ritrovato nel tempio (Lc. 41-52).
Misteri
Dolorosi (Martedì e Venerdì)
1 – Gesù
agonizza nell'orto del Getzemani (Mt. 26,36-46).
2 – Gesù è
flagellato (Mt. 27,11-26).
3 – Gesù è
coronato di spine e deriso (Mt. 27,27-31).
4 – Gesù porta
la croce al Calvario (Lc. 23,26-32).
5 – Gesù muore
sulla croce per salvarci (Lc. 23,33-46).
Misteri
Gloriosi (Mercoledì, Sabato e Domenica)
1 – Gesù
risorge da morte (Lc. 24,1-12).
2 – Gesù
ascende al cielo (Lc. 24,36-53).
3 – Gesù invia
lo Spirito Santo sulla Chiesa (At. 2,1-13).
4 – Maria è
assunta in cielo (Ap. 12,1-18; Rom. 8,11).
5 - Maria è
incoronata regina (Ap. 21,1-8).
NB. Ci può
essere una variante del 4° e 5° mistero glorioso per completare il ciclo dei
misteri della vita di Cristo.
4 – Maria è
assunta e glorificata in cielo (Ap. 12,1-18; Rom. 8,11).
5 – Gesù
tornerà nella gloria e il suo regno non avrà mai fine (Mt. 25,31-32; Ap.
21,1-8).
Altra forma
E' un tentativo per rinnovare la preghiera del
Rosario.
Il Padre
nostro si potrebbe premettere al testo biblico, quando questo venisse letto.
Si aggiunge
una clausola, relativa al mistero, al nome di Gesù dell"Ave, o
Maria".
Nella recita
in comune chi guida può pregare fino a "il Signore è con te" e gli
altri continuano fino alla clausola inclusa. La seconda parte dell'Ave si può
dire solo alla decima Ave, dopo la clausola, iniziata da chi guida.
Le clausole:
Misteri
Gaudiosi
1° "…
Gesù che tu, o Vergine, hai concepito per opera dello Spirito Santo".
2° "…
Gesù che tu, o Vergine, hai portato ad Elisabetta".
3° "…
Gesù che tu, o Vergine, hai dato alla luce".
4°
"….Gesù che tu, o Vergine, hai presentato nel tempio".
5° "…
Gesù che tu, o Vergine, hai ritrovato nel tempio".
Misteri
Dolorosi
1° "…
Gesù che per noi ha sudato sangue".
2° "…
Gesù che per noi è stato flagellato".
3° "…
Gesù che per noi è stato incoronato di spine e deriso".
4° "…
Gesù che per noi ha preso su di sé la pesante croce".
5° "…
Gesù che per noi e da noi è stato ucciso sulla croce".
Misteri
Gloriosi
1° "…
Gesù che è risorto".
2° "…
Gesù che è asceso al cielo".
3° "…
Gesù che ci ha mandato lo Spirito Santo".
4° "…
Gesù che te, o Vergine, ha assunta e glorificata in cielo".
5° "…
Gesù che tornerà nella gloria, e il suo regno non avrà mai fine".
Giaculatorie:
"Lodato sempre sia il SS. Nome di Gesù, Giuseppe e Maria". – "O
Gesù, perdona le nostre colpe; preservaci dal fuoco dell'inferno; porta in cielo
tutte le anime, specialmente le più bisognose della tua misericordia". –
"O Maria, concepita senza peccato, prega per noi che ricorriamo a
voi".
Litanie della
Beata Vergine Maria
Signore, pietà Signore, pietÃ
Cristo, pietà Cristo, pietÃ
Signore, pietà Signore, pietÃ
Cristo,
ascoltaci Cristo, ascoltaci
Cristo,
esaudiscici Cristo, esaudiscici
Padre celeste,
che sei Dio abbi pietà di noi
Figlio
redentore del mondo, che sei Dio abbi
pietà di noi
Spirito Santo,
che sei Dio abbi pietà di noi
Santa Trinità ,
unico Dio abbi pietà di noi
Santa Maria prega per noi
Santa Madre di
Dio prega per noi
Santa Vergine
delle vergini prega per noi
Madre di
Cristo prega per noi
Madre della
Chiesa prega per noi
Madre della
divina grazia prega per noi
Madre purissima prega per noi
Madre
castissima prega per noi
Madre sempre
vergine prega per noi
Madre
immacolata prega per noi
Madre degna
d'amore prega per noi
Madre
ammirabile prega per noi
Madre del buon
consiglio prega per noi
Madre del
Creatore prega per noi
Madre del
Salvatore prega per noi
Vergine
prudente prega per noi
Vergine degna
di onore prega per noi
Vergine degna
di lode prega per noi
Vergine
potente prega per noi
Specchio di
perfezione prega per noi
Sede di
Sapienza prega per noi
Fonte della
nostra gioia prega per noi
Tempio dello
Spirito Santo prega per noi
Tabernacolo
dell'eterna gioia prega per noi
Dimora
consacrata a Dio prega per noi
Rosa mistica prega per noi
Torre della
santa città di Davide prega per noi
Fortezza
inespugnabile prega per noi
Santuario
della divina presenza prega per noi
Arca
dell'alleanza prega per noi
Porta del
cielo prega per noi
Stella del
mattino prega per noi
Salute degli
infermi prega per noi
Rifugio dei
peccatori prega per noi
Consolatrice
degli afflitti prega per noi
Aiuto dei
cristiani prega per noi
Regina degli
angeli prega per noi
Regina dei
patriarchi prega per noi
Regina dei
profeti prega per noi
Regina degli
Apostoli prega per noi
Regina dei
martiri prega per noi
Regina dei
confessori della fede prega per noi
Regina delle
vergini prega per noi
Regina di
tutti i santi prega per noi
Regina
concepita senza peccato prega
per noi
Regina assunta
in cielo prega per noi
Regina del
rosario prega per noi
Regina delle
famiglie prega per noi
Regina della
pace prega per noi
Agnello di
Dio, che togli
i peccati del
mondo perdonaci, Signore
Agnello di
Dio, che togli
i peccati del
mondo ascoltaci, Signore
Agnello di
Dio, che togli
i peccati del
mondo abbi pietà di noi, Signore
Ricordati, o
Vergine Maria, che non si è mai udito al mondo che alcuno, ricorrendo al tuo
patrocinio, implorando il tuo aiuto e la tua protezione, sia stato da te
abbandonato. Animato da tale confidenza, a te ricorro, o Madre, Vergine delle
vergini, a te mi presento, pentito e consapevole del mio peccato. Accogli, o
Madre, le mie preghiere e propizia esaudiscimi.
O Maria, Madre
di Dio, conservami un cuore di fanciullo, puro e limpido come acqua di
sorgente.
Ottienimi un
cuore semplice, che non assapori la tristezza; un cuore magnanimo nel donarsi e
tenero nella compassione; un cuore fedele e generoso che non dimentichi nessun
beneficio e non serbi rancore per il male.
Forma in me un
cuore dolce e umile, che ami senza esigere di essere riamato, contento di
scomparire in altri cuori, sacrificandosi davanti al tuo divin Figlio; un cuore
grande ed indomabile che nessuna ingratitudine possa chiudere e nessuna
indifferenza possa stancare; un cuore tormentato dalla gloria di Gesù Cristo,
ferito dal suo amore con una piaga che non rimargini se non in Cielo. Amen.
Signore, che
ci doni la gioia
di stare
attorno a questa tavola,
radunaci tutti
un giorno al banchetto del cielo.
Benedici,
Signore, questa mensa
e tutti coloro
che l'hanno preparata
e aiutaci a
condividere il nostro pane
con coloro che
non ne hanno.
Signore,
grazie per i tuoi doni,
grazie per
questo cibo,
che ci
permette di meglio servirti
in ognuno dei
nostri fratelli.
Signore, ti
ringraziamo
per la gioia
di essere riuniti
attorno a
questa tavola;
non permettere
che in nessuna famiglia
manchi il tuo
amore.
Ispira le
nostre azioni, Signore,
e accompagnale
con il tuo aiuto,
perché ogni
nostra attivitÃ
abbia sempre
da te il suo inizio
e in te il suo
compimento.
Per Cristo
nostro Signore.
Amen.
O Signore,
manda a noi il tuo Spirito
perché
illumini le nostre menti
e le renda
disponibili alla verità .
Così sapremo
ascoltare gli altri
con
attenzione, simpatia, fiducia e umiltà ,
e rispondere
con rispetto, con calma e sincerità .
Ti preghiamo:
fa' che la
divergenza di opinioni
non intacchi
la stima e l'amore vicendevoli.
Quando il
dubbio ci assale
Signore,
accresci la nostra fede.
Quando siamo
avviliti e scoraggiati,
Signore,
accresci la nostra fede.
Quando vediamo
i cattivi star bene
e i buoni
soffrire,
Signore,
accresci la nostra fede.
Quando
crediamo al "denaro" e non a te,
Signore,
accresci la nostra fede.
Quando non
riusciamo a leggere la nostra vita
alla luce
della tua Parola,
Signore,
accresci la nostra fede.
Quando nel
dolore siamo tentati di ribellarci a te,
Signore,
accresci la nostra fede.
Signore,
perché possiamo credere che tu
ci ami nonostante
tutto,
Signore,
accresci la nostra fede.
O Dio,
onnipotente e misericordioso,
ristoro nella
fatica,
sostegno nella
debolezza,
conforto nel
pianto,
ascolta la
preghiera che,
coscienti
delle nostre colpe,
rivolgiamo a
te:
salvaci dalle
angustie presenti
e donaci un
sicuro rifugio
nella tua
misericordia. Amen.
Signore,
insegnaci a non amare noi stessi,
a non amare
soltanto i nostri,
a non amare
soltanto quelli che ci amano.
Insegnaci a
pensare agli altri
ed amare in
primo luogo
quelli che
nessuno ama.
Signore, facci
soffrire
della
sofferenza altrui.
Facci la
grazia di capire
che ad ogni
istante
mentre noi
viviamo una vita troppo felice
protetta da
te, ci sono milioni di esseri umani,
che pure sono
tuoi figli e nostri fratelli,
che muoiono di
fame,
che muoiono di
freddo.
Signore, abbi
pietÃ
di tutti i
poveri del mondo.
Abbi pietà dei
lebbrosi,
ai quali tu
così spesso hai sorriso
quand'eri su
questa terra;
pietà dei
milioni di lebbrosi,
che tendono verso
la tua misericordia
le mani senza
dita,
le braccia
senza mani.
E perdona a
noi di averli,
per una
irragionevole paura,
abbandonati.
E non
permettere più, Signore,
che noi
viviamo felici da soli.
Facci sentire
l'angoscia
della miseria
universale,
e liberaci da
noi stessi. Amen.
Signore, tu ci
chiami a seguirti.
ti rivolgi ad
ognuno di noi,
ma noi abbiamo
paura.
Tu ci mandi in
tutto il mondo
e noi mettiamo
il catenaccio
alle nostre
porte.
Tu ci spingi a
prendere il largo
e noi
ancoriamo la barca in porto.
Scuoti il
torpore
della nostra
indifferenza.
Accendi nel
nostro cuore
il fuoco della
tua audacia.
Apri le nostre
orecchie
alle grida dei
fratelli:
donaci fame e
sete di giustizia.
Spingi i
nostri passi sulle strade
dove l'uomo
lavora e ama,
soffre e
spera.
Insegnaci a
cercarti con pazienza,
donando a
tutti la tua Parola.
Signore Dio,
abbiamo alcune
donne e uomini
della nostra
parrocchia,
che nel
consiglio pastorale parrocchiale
hanno il
compito di prestare
un servizio
più qualificato per il nostro bene.
Rendili
responsabili nell'agire,
coraggiosi a
manifestare la loro opinione,
capaci di
agitare idee
e di
promuovere iniziative,
perché la
nostra parrocchia
diventi più
viva.
Concedi loro
volontà sincera
di essere
utili alla comunità ,
tempo per
realizzare i tuoi piani,
comprensione
per le necessità di tutti,
e pazienza
quando le cose
non procedono
come si vorrebbe.
Signore,
benedici
coloro che comprendono
il mio passo
esitante e la mia mano tremante.
Benedici
coloro che sanno
che i miei
orecchi ascoltano con fatica.
Benedici
quelli che sanno accettare
la mia vista
affaticata
e il mio
spirito intorpidito.
Benedici chi,
opportunamente, sa farmi
ricordare momenti
felici della vita passata.
Benedici
quelli che fanno di me
un essere
amato, rispettato, assistito.
Benedici chi
mi aiuta
a portare ogni
giorno la mia croce.
E infine,
Signore,
benedici
quelli che sanno addolcire i giorni
che mi
rimangono prima di raggiungerti,
o Padre.
O Dio, il cui
unico Figlio nel mistero della Pasqua è passato da questo mondo alla gloria del
tuo regno, concedi ai nostri fratelli e sorelle defunti di condividere il suo
trionfo sulla morte e di contemplare in eterno te, Padre, che li hai creati e
redenti. Amen.
A te, o beato
Giuseppe, stretti dalla tribolazione ricorriamo e fiduciosi invochiamo il tuo
patrocinio insieme con quello della tua santissima Sposa.
Deh! per quel
sacro vincolo di carità che ti strinse all'Immacolata Vergine Madre di Dio, e
per l'amore paterno che portasti al fanciullo Gesù, riguarda, te ne preghiamo,
con occhio benigno la cara eredità che Gesù Cristo acquistò col suo sangue, e
col tuo potere ed aiuto sovvieni ai nostri bisogni.
Proteggi, o
provvido Custode della divina Famiglia, l'eletta prole di Gesù Cristo;
allontana da noi, o Padre amatissimo, la peste di errori e di vizi che ammorba
il mondo; assistici propizio dal cielo in questa lotta col potere delle
tenebre, o nostro fortissimo protettore; e come un tempo salvasti dalla morte
la minacciata vita del bambino Gesù, così ora difendi la santa Chiesa di Dio
dalle ostili insidie e da ogni avversità , e copri ciascuno di noi con il tuo
continuo patrocinio, affinché con il tuo esempio e con il tuo soccorso possiamo
virtuosamente vivere, piamente morire e conseguire l'eterna beatitudine in
cielo.
Amen.
Questa è la
nostra fede
Questa è la
fede della Chiesa
Nel nome del
Padre e del Figlio e dello Spirito Santo
Il segno della
croce evoca e professa con le parole e con il gesto i due misteri principali
della fede:
1° Unità e
Trinità di Dio
2°
Incarnazione, passione, morte e risurrezione di nostro Signore Gesù Cristo, per
salvarci con il dono dello Spirito Santo.
Il Simbolo
detto "degli Apostoli": vedi a pag. 7
Il Simbolo dei
Concili di Nicea (325) e di Costantinopoli (381):
Credo in un
solo Dio, Padre onnipotente,
creatore del
cielo e della terra,
di tutte le
cose visibili e invisibili.
Credo in un solo Signore, Gesù
Cristo,
unigenito
Figlio di Dio,
nato dal Padre
prima di tutti i secoli:
Dio da Dio,
Luce da Luce, Dio vero da Dio vero,
generato, non
creato,
della stessa
sostanza del Padre;
per mezzo di
lui tutte le cose sono state create.
Per noi uomini
e per la nostra salvezza
discese dal
cielo,
e per opera
dello Spirito Santo
si è incarnato
nel seno della Vergine Maria
e si è fatto
uomo.
Fu crocifisso
per noi sotto Ponzio Pilato,
morì e fu
sepolto.
Il terzo
giorno è risuscitato, secondo le Scritture,
è salito al
cielo, siede alla destra del Padre.
E di nuovo
verrà , nella gloria,
per giudicare
i vivi e i morti,
e il suo regno
non avrà fine.
Credo nello Spirito Santo, che è
Signore e dà la vita,
e procede dal
Padre e dal Figlio.
Con il Padre e
il Figlio è adorato e glorificato,
e ha parlato
per mezzo dei profeti.
Credo la Chiesa, una santa cattolica
e apostolica.
Professo un
solo battesimo per il perdono dei peccati.
Aspetto la
resurrezione dei morti
e la vita del
mondo che verrà .
Amen.
Il Battesimo,
la Confermazione,
l'Eucaristia,
la Penitenza,
l'Unzione
degli infermi,
l'Ordine, il
Matrimonio:
sono i sette
sacramenti della Chiesa,
segni efficaci
della grazia,
istituiti da
Gesù Cristo, per santificarci.
I sette doni
dello Spirito Santo
Sapienza /
Intelletto / Consiglio / Fortezza / Scienza / Pietà / Timor di Dio.
Le tre virtù
teologali
Fede /
Speranza / Carità .
Le quattro
virtù cardinali
Prudenza /
Giustizia / Fortezza / Temperanza.
I quattro
nuovissimi
Morte /
Giudizio / Inferno / Paradiso.
Comandamento
di Gesù e Decalogo
Nell'Ultima
Cena Gesù ci ha lasciato il suo comandamento:
Come io vi ho
amato, così amatevi anche voi gli uni gli altri.
Da questo
tutti sapranno che siete miei discepoli.
Il
"comandamento nuovo" di Gesù porta a compimento l'Antica Alleanza,
riassunta nelle dieci parole della Legge, il "Decalogo":
Io sono il
Signore, tuo Dio:
1° Non avrai altro dio fuori di me.
2° Non nominare il nome di Dio invano.
3° Ricordati di santificare le feste.
4° Onora tuo padre e tua madre.
5° Non uccidere.
6° Non commettere atti impuri.
7° Non rubare.
8° Non dire falsa testimonianza.
9° Non desiderare la donna d'altri.
10° Non
desiderare la roba d'altri.
Ama il Signore
Dio tuo
con tutto il
tuo cuore,
con tutta la
tua mente,
e con tutta la
tua forza.
Ama il
prossimo tuo come te stesso.
1. Partecipa alla Messa la domenica e le
altre feste comandate.
2. Confessa i tuoi peccati almeno una volta
all'anno; ricevi il Signore Gesù nell'eucaristia almeno a Pasqua.
3. Osserva il digiuno e l'astinenza nei
giorni penitenziali.
4. Celebra il matrimonio secondo la
disciplina e il rito della Chiesa.
5. Ricordati di sovvenire alle necessitÃ
dei poveri e della comunità ecclesiale.
Beati i poveri
in spirito,
perché di essi
è il Regno dei cieli.
Beati i miti,
perché erediteranno la terra.
Beati gli
afflitti, perché saranno consolati.
Beati coloro
che hanno fame e sete di giustizia,
perché saranno
saziati.
Beati i
misericordiosi,
perché
troveranno misericordia.
Beati i puri
di cuore,
perché
vedranno Dio.
Beati gli
operatori di pace,
perché saranno
chiamati figli di Dio.
Beati i
perseguitati a causa della giustizia,
perché di essi
è il Regno dei cieli.
1. Dar da mangiare agli affamati.
2. Dar da bere agli assetati.
3. Vestire gli ignudi.
4. Alloggiare i pellegrini.
5. Visitare gli infermi.
6. Visitare i carcerati.
7. Seppellire i morti.
1. Consigliare i dubbiosi
2. Insegnare agli ignoranti.
3. Ammonire i peccatori.
4. Consolare gli afflitti.
5. Perdonare le offese.
6. Sopportare pazientemente le persone
moleste.
7. Pregare Dio per i vivi e per i morti.
Superbia /
Avarizia / Lussuria / Ira / Gola / Invidia / Accidia.
1. Disprezzare la salvezza.
2. Presunzione di salvarsi senza merito.
3. Impugnare la verità conosciuta.
4. Invidia della grazia altrui.
5. Ostinazione nei peccati.
6. Impenitenza finale.
1. Omicidio volontario.
2. Peccato impuro contro natura.
3. Oppressione dei poveri.
4. Frode nella mercede agli operai.
Questa notte
ho fatto un sogno.
Ho sognato che
ho camminato sulla sabbia
accompagnato
dal Signore,
e sullo
schermo della notte erano proiettati
tutti i giorni
della mia vita.
Ho guardato
indietro e ho visto che
ad ogni giorno
della mia vita, proiettate nel film,
apparivano
orme sulla sabbia:
una mia e una
del Signore.
Così sono
andato avanti, finché
tutti i miei
giorni si esaurirono.
Allora mi
fermai guardando indietro
notando che in
certi posti c'era solo un'orma.
Questi posti
coincidevano con i giorni più difficili
della mia
vita;
i giorni di
maggior angustia,
di maggiore
paura e di maggior dolore…
Ho domandato
allora:
"Signore,
tu avevi detto che saresti stato con me
in tutti i
giorni della mia vita,
ed io ho
accettato di vivere con te;
ma perché mi
hai lasciato solo
proprio nei
momenti peggiori della mia vita?".
Ed il Signore
rispose:
"Figlio
mio, io ti amo e ti dissi
che sarei
stato con te durante tutta la camminata
e che non ti
avrei lasciato solo
neppure per un
attimo,
e non ti ho
lasciato…
I giorni in
cui tu hai visto
solo un'orma
sulla sabbia,
sono stati i
giorni in cui ti ho portato in braccio".